Professione controfigura di Lante della Rovere, la carriera nel cinema di Martina Spadaro

TRIESTE. Dal palcoscenico di Sanremo, nella sezione senior, ai ciac di “La fortuna di Laura”, film diretto da Alessandro Angelini e interamente girato a Trieste nelle ultime settimane. Per Martina Spadaro, giovane artista nata a Trieste, ma residente a Sistiana dal 2003, il passo è stato breve.
La sua versatilità le ha fatto guadagnare infatti la fiducia della “Galaxia casting” di Nuova Gorizia e così Martina è diventata la raffinata controfigura di Letizia Lante della Rovere, attrice alla quale è accomunata da una straordinaria somiglianza, resa ancor più credibile e autentica da un taglio di capelli forgiato ad hoc per l’occasione. «Nel gennaio del 2021 - racconta Martina - feci la prima esperienza, ma solo come comparsa, in “Volevo fare la rockstar 2”, poi ne ”Il Re”, e ancora ne “La porta rossa 2”, ma il ruolo di controfigura della protagonista ha rappresentato per me un’autentica svolta professionale».
Ammirata negli anni per le sue pregevoli doti canore, che le garantiscono frequenti presenze in tutto il Friuli Venezia Giulia e nella vicina Slovenia, Martina Spadaro ha ora scoperto questa sua nuova potenzialità. «Mi ero iscritta a “Galaxia casting” un paio d’anni fa tanto per provare - ricorda - e l’agenzia slovena mi aveva proposto finora solo ruoli da comparsa. Poi all’improvviso è arrivata questa richiesta ben più corposa è importante. L’invito a fare la controfigura di un’attrice della portata di Letizia Lante della Rovere, nota a livello internazionale mi ha affascinato fin dal primo momento e adesso che ho completato il lavoro devo riconoscere che si è trattato di una splendida esperienza».
Martina interpreta la protagonista quando quest’ultima percorre le strade in bici, quando si rigira fra le lenzuola, quando passeggia. Ovviamente l’artista triestina trapiantata a Sistiana è stata filmata solo di spalle, ma ugualmente per lei si è trattato di un momento di fondamentale rilievo nel contesto della sua carriera artistica. «Quando la “Galaxia casting” mi ha proposto il ruolo - sottolinea - non mi è stato detto di quale attrice avrei dovuto essere la controfigura, ma solo che, dopo un attento studio fatto da loro, avevo la necessaria fisicità. Prima di accettare mi hanno detto che avrei dovuto cambiare taglio e colore dei capelli. Ho riflettuto per un giorno intero, poi ho detto sì, perché a un’esperienza di questo tipo non si rinuncia».
Martina spiega poi un dettaglio: «Non si è trattato solo di fare la controfigura, ma anche il cosiddetto “stand-in”, mettermi cioè nelle condizioni di scena in cui avrebbe poi dovuto trovarsi Letizia Lante della Rovere, per vedere la riuscita delle luci, il colpo d’occhio dei costumi e così via. In sostanza preparavamo la scena con me e poi si girava. È stata una notevole ma appagante fatica perché per un mese ho dovuto lavorare ogni giorno per 12 ore, eccezione fatta per la domenica, in un clima caldissimo». Comunque Martina non ha dubbi: »L’esperienza è stata magnifica e potrei rifarla, ma prediligo il canto nel settore pop». —
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