Referendum costituzionale, l’ultima possibilità per il voto fuori sede
Candidarsi come rappresentante di lista può aprire le porte di un seggio, ma bisogna far presto

Anni di speranze e disillusioni. Mesi sfiancanti di dibattito. Ore di accesi confronti televisivi. Pochi secondi per apporre una croce sulla scheda. E poi... la beffa finale. Quella di non poter votare, domenica 4 dicembre, perché fuori sede. Potrebbe essere questo il triste destino civico di chi, per necessità, lavoro o studio, si ritroverà a Trieste nel fine settimana senza poter approfittare dei maxi-sconti su treni, aerei o navi (anche del 70%) per fare una toccata e fuga verso il proprio seggio d’origine. Esiste però una soluzione che permette di dire Sì o No alla riforma costituzionale anche dal capoluogo giuliano.
La legge infatti prevede che possano votare fuori del comune di residenza alcune categorie di elettori: chi è ricoverato in ospedale, militari, naviganti e - attenzione - tutti coloro che prestano servizio al seggio. Tra essi, ci sono i rappresentanti di partito e di comitato promotore del referendum, designati dai partiti e dai comitati stessi. È proprio questa la soluzione per poter esprimere la preferenza ad una consultazione così importante per il futuro del Paese. Bisogna però fare in fretta in quanto i partiti tradizionali stanno chiudendo i giochi per stabilire i rappresentanti di lista, uno per seggio, dei 238 punti di voto di Trieste. Da Forza Italia, per esempio, fanno sapere che al momento restano vacanti una decina di seggi, mentre Muggia e Duino sono coperte.
Se altri schieramenti tradizionali come la Lega non hanno ancora avuto richieste in tal senso, molto attivi su questo fronte sono i grillini del M5S e i comitati per il sì e per il no. Il PD riferisce infatti che “BastaUnSì” sta raccogliendo questo tipo di adesioni per poi trasmetterle al partito. Maria Teresa Mecchia, che coordina invece il comitato avverso alla riforma renziana, riporta che finora circa 200 elettori (l’80% studenti) si è candidato per votare a Trieste tramite il portale nazionale votofuorisede.com. «Vogliamo conoscere di persona questi ragazzi al momento di dar loro la delega. Potranno essere rappresentanti di lista di quei partiti che hanno dato la disponibilità, come per esempio L’Altra Europa con Tsipras e Sinistra Italiana». Alcuni di questi ragazzi hanno dato disponibilità per assistere allo spoglio, mentre altri si limiteranno a votare. Entro venerdì mattina comitati e partiti dovranno presentare le liste in Comune: è quindi necessario prendere gli opportuni contatti entro stasera. Tessera elettorale alla mano, ovviamente, perché senza quella non si va da nessuna parte.
Occhio però a non bluffare, almeno coi partiti tradizionali: si faranno rappresentare presso il seggio solo a patto che condividiate la stessa linea di pensiero. Un modo facile per verificarlo è controllare la vostra cronologia social: se per anni avete manifestato pubblicamente opinioni radicalmente opposte, sarà dura convincere chi di dovere della bontà della vostra candidatura last minute.
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