Rotatoria di viale Miramare, conto alla rovescia per il “varo”

Inaugurazione prevista giovedì prossimo. Calcolata una spesa di 7,5 milioni per la nuova piscina terapeutica in Porto vecchio. Fondi per spazi verdi e musei
Il rondò di viale Miramare da/per il polo culturale-espositivo di Porto vecchio
Il rondò di viale Miramare da/per il polo culturale-espositivo di Porto vecchio

TRIESTE Roberto Dipiazza ha inteso conferire un suo personale tocco alla presentazione del Piano delle opere 2020-22, annunciando che, se il meteo non si metterà di traverso, giovedì prossimo 27 febbraio sarà inaugurata la rotatoria di viale Miramare, con la quale si entra e si esce in/da Porto vecchio, senza dover raggiungere il varco di fianco al Silos in largo Città di Santos.

Trieste, nuova rotatoria in viale Miramare e primi disagi per il traffico


L’intervento è costato 450.000 euro, finanziati nell’ambito dei 50 milioni stanziati dal ministero dei Beni Culturali per la riqualificazione dell’ex Punto franco vecchio. E’ il primo importante completamento di quest’area, che ospiterà in luglio la manifestazione scientifica Esof: il prossimo appuntamento sarà con il centro congressi Tcc, per il cui allestimento sembrano esserci buone notizie dalle Generali.



Tra l’altro, proprio all’altezza della rotatoria, Dipiazza pensa di realizzare la nuova piscina terapeutica, utilizzando un paio di vecchi fabbricati da totale redenzione: il Piano triennale delle opere l’ha iscritta nel programma 2021 con una previsione di 7,5 milioni da reperire attraverso un project financing di iniziativa privata (per intenderci, come Tcc, Ferrini, cittadella Samer, mercato coperto di via Carducci). Elisa Lodi, assessore ai Lavori pubblici, si dice pronta ad anticiparla nel 2020 qualora fosse esplicitata una volontà politica in questa direzione. Il presidente della IV commissione, il forzista Michele Babuder, ha inoltre proposto forme di convenzione tra l’impianto terapeutico e gli alberghi triestini, che fioriscono copiosi ma quasi sempre senza piscina.

A scuole e strade oltre 60 milioni dal Piano delle opere del Comune di Trieste
La scuola Caprin


L’incontro con l’informazione, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in Salotto azzurro, ha consentito di approfondire alcuni temi del Piano triennale. C’erano il primo cittadino, il vicario Paolo Polidori, Elisa Lodi, un’ampia rappresentanza della maggioranza con Alberto Polacco (FI), Michele Claudio (Lega), Roberto Cason (Dipiazza), Salvatore Porro (Fd’I).

Il complesso degli interventi arriva a 110 milioni di euro. Le principali voci di finanziamento sono i 33,6 milioni di Stato e Regione Fvg, i 21,6 milioni dell’avanzo di amministrazione, i 21,7 milioni delle alienazioni immobiliari, i 9,4 milioni di nuovi mutui (5 con Cassa depositi e prestiti, oltre 4 con il credito sportivo), i 6,4 milioni di contributi privati (project financing). Il nuovo debito sarà destinato 2,5 milioni alle strade, 2,5 milioni alle scuole, 4,4 milioni all’impiantistica sportiva.

Rispetto a quanto riportato nell’edizione di ieri, gli aggiornamenti più significativi riguardano protezione, valorizzazione, fruizione dell’ambiente: compreso il terrapieno di Barcola, si tratta di 6,8 milioni di lavori. Elisa Lodi ha buttato giù un elenco di priorità degli spazi verdi da rimettere in ordine: vicolo dell’Edera, Rotonda Boschetto, piazza Carlo Alberto, Parco delle rimembranze sul colle di San Giusto.

In materia di edilizia culturale, Lodi ha sottolineato il contributo di 300.000 euro ottenuto dalla Regione per migliorare la situazione del Museo del Risorgimento e del sacello Oberdan, disegnati da Umberto Nordio, bisognosi di tutto, dall’ascensore alle toilettes, fino alla sicurezza esterna.

Interessante l’inserto di Dipiazza sui mercati. L’altro giorno - ha raccontato - ha accompagnato una delegazione di operatori ortofrutticoli di Padova, una delle principali piazze del Nordest, a visitare l’ex Manifattura Tabacchi, nella zona del Canale navigabile. L’edificio, proprietà di Cassa depositi e prestiti, partecipa al risiko immobiliare insieme a Campo Marzio e alla ex caserma di via Rossetti, un gioco col quale al sindaco piacerebbe ottenere la vecchia struttura militare e la possibilità di sistemare le necessità annonarie (ortofrutta e pesce).

Infine bisogna pensare al confronto in sede istituzionale. Babuder ha un accordo di massima con Elisa Lodi per convocare la Quarta mercoledì 26 giorno delle Ceneri, martedì 3 e giovedì 5 marzo. Il presidente della commissione Bilancio, Roberto Cason, ha redatto uno specchietto con 8 momenti di discussione: apre e chiude Polidori. —


 

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