Esposto in Procura sul trasferimento della Stuparich: «Al Molo IV gli alunni in pericolo»

Il comitato dei genitori è contrario al trasferimento per la presenza dei migranti. Contestata anche l’assenza di scuolabus al ritorno

Lorenzo Degrassi
Il comitato dei genitori della Stuparich (Bruni)
Il comitato dei genitori della Stuparich (Bruni)

Il Comitato dei genitori della scuola “Stuparich” di strada di Rozzol lancia l’allarme: come noto a partire da settembre gli studenti della scuola secondaria del comprensorio Tiziana Weiss saranno trasferiti nelle aule ricavate in Molo IV, in attesa della conclusione dei lavori di messa in sicurezza del plesso originario. Una decisione contestata da parte delle famiglie. Il nuovo assetto logistico comporta, secondo la delegazione, due problemi immediati: il trasporto e la sicurezza.

Per il tragitto del mattino è stato istituito un autobus dedicato, con partenza alle 7.05 in punto da via Cumano. «L’orario – spiegano i genitori – ci obbliga a portare i nostri figli con largo anticipo. Ancora più grave è che non sia stata prevista alcuna corsa per il ritorno».

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Il trasferimento al Molo IV obbligherà inoltre i ragazzi a percorrere a piedi un tratto di strada dall’arrivo in largo città di Santos fino all’edificio scolastico. Un tragitto che il Comitato considera rischioso: l’area, spiegano, è «notoriamente degradata, frequentata da gruppi di migranti e già in passato classificata come “zona rossa” per episodi di microcriminalità».

«I nostri figli saranno costretti ad attraversare una strada dove in passato si sono verificati furti e aggressioni – denunciano i genitori – e il Comune non ha previsto alcuna forma di tutela».

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Il gruppo lamenta di essere stato informato solo a decisioni prese. «Siamo rimasti basiti – spiega Emanuele Pisani, portavoce del Comitato – perché ci era stato detto che le lezioni sarebbero proseguite a Rozzol. Ora ci troviamo davanti a un trasferimento deciso senza garanzie, con un trasporto a metà e nessuna protezione per i ragazzi».

Pisani annuncia anche la presentazione di un esposto alla Procura per verificare se vi siano profili di illecito nella gestione della vicenda. Del caso il consigliere comunale dem Luca Salvati – presente all’incontro da lui stesso organizzato all’esterno della Stuparich, con gli operai al lavoro e sorpresi della situazione venutasi a creare – richiama l’attenzione sul degrado della zona di largo Santos, chiedendo che l’amministrazione comunale individui soluzioni definitive per la presenza dei migranti.

«Si sarebbe potuto utilizzare il dormitorio di via Gioia per collocare i richiedenti asilo – osserva Salvati, fautore della conferenza stampa senza altri esponenti del Pd – invece ci si limita a scaricare i disagi su studenti e famiglie». Il nodo resta aperto: i lavori di sistemazione dureranno almeno due anni e le famiglie chiedono risposte immediate, prima dell’inizio delle lezioni. —

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