Sfruttamento della prostituzione: sequestrato un altro centro massaggi cinese a Trieste
Dopo il caso di via Flavia i carabinieri hanno chiuso l’immobile in via San Francesco e denunciato la titolare

I carabinieri di Trieste hanno sequestrato un altro centro massaggi cinese, in via San Francesco a Trieste, dopo una prima operazione contro lo sfruttamento della prostituzione che nei mesi scorsi aveva portato a una analoga chiusura di un centro in via Flavia.
La prima fase dell'inchiesta si era concentrata su un centro massaggi in via Flavia, dove i carabinieri avevano raccolto prove schiaccianti contro l'attività illecita. L'operazione aveva portato al sequestro preventivo del locale usato per far prostituire le donne, di alcuni cellulari e di denaro contante.
Grazie alle informazioni ottenute, i militari hanno esteso le ricerche, individuando un secondo centro massaggi che operava con le stesse modalità.
I carabinieri di via Hermet hanno denunciato in stato di libertà una 57enne, anch’essa cittadina cinese, per il reato di sfruttamento della prostituzione.
La donna obbligava una concittadina a prostituirsi all’interno di un centro massaggi in via San Francesco.
Al momento della perquisizione, all’interno del centro massaggi e dell’abitazione della maitresse veniva rinvenuto materiale comprovante la prostituzione e denaro per 5.830 euro.

Tutto il materiale rinvenuto e l’immobile utilizzato per perpetrare il reato sono stati sottoposti a sequestro penale. Il Gip, anche in questo secondo caso, ha disposto il sequestro preventivo dei locali del centro massaggi e di quanto rinvenuto.
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