Shopping, gusto e cultura nel Villaggio dei record

TRIESTE. Le luci, i colori e i profumi si notano e si sentono già a una certa distanza. E non potrebbe essere altrimenti. Ieri è entrato ufficialmente nel vivo il Villaggio Barcolana, da sempre l’anima e il cuore della manifestazione. Un luogo di incontro e di aggregazione con vista sul mare. Una serie sterminata di offerte in vetrina, messe a disposizione dei visitatori, triestini e “foresti”, che hanno iniziato ad affollare gli stand fin dalle prime ore di apertura. Una lunga scia bianca capace di animare le Rive e non solo, attraverso proposte che spaziano dalla nautica all’abbigliamento tecnico, dagli accessori al turismo, dall'ospitalità al divertimento.
I numeri
Quello presente all'edizione numero 48 si può tranquillamente definire il Villaggio più grande di sempre della Barcolana in termini di estensione, con i suoi quasi 200 gazebo di dimensioni diverse che vanno dai 9 fino ai 224 metri quadrati, per una lunghezza superiore al chilometro e mezzo. Un serpentone che si sviluppa in gran parte sull'asse storico delle Rive (720 metri), con una appendice di circa 500 metri tra Molo Bersaglieri e Molo Audace, cui si aggiunge la direttrice del Canale di Ponterosso per altri 300 metri. La superficie totale coperta è di 40 mila metri quadrati.
La filosofia
Nel corso delle ultime edizioni, il Villaggio Barcolana ha subito una vera e propria trasformazione. Un percorso evolutivo che lo ha fatto diventare da una parte una sorta di piccola città, con le sue piazze e i suoi punti di incontro. Dall’altra una progressiva diramazione del tracciato, dalla zona storica delle Rive fino al cuore della città, in una sorta di abbraccio tra mare e territorio. «Stiamo portando avanti un progetto che nelle due ultime edizioni ha coinvolto prima il mare e poi la stessa città - ha spiegato il progettista Giovanni Damiani -. Quest’anno la sfida si è concentrata sui collegamenti tra le diverse aree: un focus forse meno visibile, ma fondamentale per una crescita ulteriore».
L’offerta
Un Villaggio pronto a soddisfare tutte le esigenze e a catturare la curiosità dei visitatori. A fare la parte del leone ovviamente la sezione dedicata alla nautica, tra accessori e abbigliamento tecnico. Ma non mancano gli stand di promozione turistica del territorio regionale e dei Paesi vicini come Slovenia, Croazia ed Austria. Spazio poi ai libri e alla cultura, oltre che a incontri, dibattiti, e conferenze nel “green” allestito in piazza Barcolana. Infine ecco le delizie dell'enogastronomia. Si va dai sapori di mare fino alla carne alla brace, dai dolci tipici, come putizza e pinza, alle specialità ungheresi a forma di camino, dalle bollicine del territorio alla birra che arriva dalla Repubblica Ceca, dalle focacce genovesi ai taralli di Amalfi. E tanto altro. Non resta che salire sulla giostra del gusto.
Realtà virtuale
Spazio poi alla realtà virtuale, attraverso dei giochi di simulazione. Nell’area Land Rover, oltre a provare l'ebbrezza delle evoluzioni dei fuoristrada al fianco di piloti esperti, c'è la possibilità di regatare nella competizione velica più famosa al mondo, vale a dire la Coppa America, salendo virtualmente a bordo delle imbarcazioni più competitive, mentre allo stand Wartsila ci si potrà cimentare nella riparazione dei motori.
A tutta bora
Grazie al progetto portato avanti da Generali e Museo della bora, inoltre, ci sarà la possibilità di conoscere tutti i segreti del vento simbolo di Trieste, attraverso un percorso legato agli oggetti del museo e la possibilità di sperimentare l'ebbrezza delle famose raffiche. Coinvolti anche i ragazzi dei ricreatori, che costruiranno aquiloni estetici ed acrobatici, che si metteranno poi in mostra in piazza Unità.
Le curiosità
Tante le curiosità in mezzo agli stand del Villaggio. Come ad esempio lo spazio dedicato all'antiquariato navale, dove sono esposti una serie di oggetti curiosi raccolti dal viaggiatore Roberto Monti intorno al mondo: lampade, bauli, modellini, stampe, mobili, eliche e persino un lavandino di bordo. Poi da Motomarine una vera e propria simulazione di pesca al tonno, con tanto di ricchi premi in palio per i più bravi. Infine un curioso abbinamento tra moda e natura con le creazioni di foulard “made in Italy” che passano attraverso la lavorazione della fibra e delle proprietà benefiche della pianta del bambù poi arricchite da decorazioni artistiche.
Sacher da record
Già partito, infine, il conto alla rovescia in vista del “debutto”all’Antico Caffè San Marco della sacher da guinnes. Per riuscire a battere il record, peraltro, i pasticceri dovranno fare uno sforzo in più: il “nemico” da battere, infatti, non è più Vienna bensì Lubiana che, lo scorso 21 settembre, ha superato i cugini austriaci con una torta da 3,5 metri di diametro. I pasticceri triestini, quindi, dovranno aumentare le dosi, amalgamando 2700 uova, 80 kg di cioccolata fondente,10 chili di marmellata, 30 kg glassa, 70 di zucchero e altrettanti di farina. Alle 11 di domani la maxi sacher verrà sottoposta al giudizio dei giudizi, alle 12 invece taglio e assaggio.
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