Sorrisi, rose bianche e calici di Prosecco per il debutto “vip” sul palco del Rossetti

La prima de “I miserabili” con Branciaroli apre la stagione dello Stabile. In sala volti noti della politica e della cultura insieme a molti studenti  
Foto BRUNI 16.10.2018 Teatro Rossetti: la prima con Branciaroli
Foto BRUNI 16.10.2018 Teatro Rossetti: la prima con Branciaroli

Trieste, al via la stagione del Rossetti con "I Miserabili"

TRIESTE Fuori un tappeto rosso, «come al festival del cinema», ha commentato qualcuno. All’interno, una rosa bianca per ogni dama. E un brindisi per tutti, o quasi. Mancano pochi minuti alle otto quando i primi spettatori iniziano ad animare il foyer del Rossetti, con circa mezz’ora di anticipo rispetto all'inizio previsto de “I miserabili” di Victor Hugo (con Franco Branciaroli; regia di Franco Però). In attesa della prima, che sta per andare in scena nella sala adiacente, gli astanti incrociano i calici.

Come è tradizione ormai da qualche anno, la nuova stagione del Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia è inaugurata infatti da un “prosit” benaugurante: è iniziata, è il caso di dirlo, a tarallucci e Prosecco.

Un’altra consuetudine del Politeama, cara alle signore, è costituita dall’omaggio floreale. Il colore scelto per quest’anno è quello della purezza e del candore, nel quale tutti gli altri si annullano, al centro del cerchio cromatico: il bianco, appunto.



Tra i partecipanti, qualcuno ha optato per un look informale, con jeans e sneaker sotto la camicia. Fanno capolino qualche gonna colorata e qualche ballerina. Ma il binomio nero di scarpe e abito continua a essere l’ossequio preferito dai più, per il luogo di cultura.

Ci sono anche studenti, universitari e liceali, che usufruiscono di abbonamenti speciali. Un’intera scolaresca del liceo scientifico Galilei, senza volerlo né saperlo, con la sua presenza semina preoccupazione tra il personale addetto al buffet: i camerieri sono tenuti a discernere, per ogni bicchiere versato, chi è maggiorenne e chi no.

Immancabili poi i “vip” cittadini. Dal mondo della politica a quello della cultura, s’intravede più di un volto noto solcare la moquette rossa del Politeama: c’è Serena Tonel, assessore ai Teatri di Trieste; la consigliera comunale Sabrina Morena; l’ex assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. Ma anche il sovrintendente del Teatro Verdi Stefano Pace; il direttore del Teatro sloveno Daniel Malalan; la direttrice di Miramare Andreina Contessa; il direttore della British school Peter Brown. E poi docenti universitari, attori, giornalisti, nonché ovviamente il Cda del Rossetti stesso, composto da Tiziana Sandrinelli, Flavia Bensi e Paola Martini.

I Miserabili con Branciaroli aprono la stagione al Rossetti


L'elenco potrebbe continuare ma è interrotto dal suono della campanella, che invita i presenti ad accomodarsi. Le porte si chiudono, le luci si abbassano e la volta stellata del Rossetti s’illumina: «Speravo di riuscire a fare una storia Instagram», commenta un ragazzo a voce non bassa. Poco dopo il presidente del Teatro stabile Fvg Sergio Pacor, in maniera del tutto inedita, sale sul palco per ringraziare gli abbonati, quest’anno particolarmente cospicui. Quando le tenebre si diradano, a parlare è Jean Valjean. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo