Sos vigili urbani, ma in divisa sono solo 233

Sono nati prima i Topolini e il Viale o le risse? Ma, soprattutto: quanti sono i vigili urbani in servizio in città? Troppo pochi, pare. Bel dibattito, quasi antropologico, quello visto ieri in sesta commissione. Perchè se è vero che le recenti “disfide” serbo-kosovare, tra via del Toro e Barcola, hanno avuto sulla sonnecchiosa Trieste un impatto devastante, lo è anche che il dibattito sui social network che dipinge la città come un girone dantesco o poco più vada quantomeno ridimensionato.
A lanciare il sasso, ieri, la mozione del capogruppo di Forza Italia Lorenzo Giorgi. Che in sostanza, alla luce «dei recenti episodi di violenza», ha chiesto di «intensificare la presenza sul territorio della polizia locale». E si è detto perplesso, molto perplesso, sui commenti sulla Trieste “sicura” usciti dal summit in Prefettura. Scatenando il dibattito. E guadagnandosi rampogne soprattutto dal centrosinistra.
Non per il tema in se stesso, ma per le citazioni di facebook e dei social network, spesso clamorosamente in malafede. «Non è che possiamo decidere che in città non c’è sicurezza perchè lo decide Giorgi», ha chiosato Decarli. E Barbo, pur giovane, ha annotato come «già 25 anni fa non si poteva passare per il Viale grazie a persone che poi hanno ricoperto cariche istituzionali». Un “omaggio” al Fronte della Gioventù, insomma, mentre Petrossi è risalito fino alla Banda Johnny, roba da “Grease” de noantri! Ma, dopo aver visto Sossi del Sel e Bandelli di Un’Altra Trieste andare incredibilmente a braccetto sulla proposta di intensificare i vigili di quartiere, il dato importante era quello di “contare” le forze in campo.
E ci ha pensato il vicecomandante dei vigili, Momic. Preparato a documentare la vera emergenza: quella dell’organico. «Abbiamo in servizio - ha osservato - 289 vigili, dei quali 233 in divisa. Nel 2004, per usare un parametro, eravamo in 355. L’età media degli ufficiali è di 58 anni, quella dei sottufficiali di 49, quella degli agenti di 43. I numeri vanno divisi anche contando i 25 elementi del reparto motorizzato, i 10 del Nis e i 10 con compiti di polizia giudiziaria, i 13 della sala operativa e un’altra ventina divisi tra Ufficio mobile e altri, da quello dell’edilizia a quello commerciale». I numeri, insomma sono risicati, come ha confermato l’assessore Martini, e questa “voglia” di sicurezza deve farsene una ragione. A meno di non optare per la soluzione Bandelli. Che ha stigmatizzato come l’ufficio mobile di Barcola «stia sempre all’ombra, ai limiti della pineta, dove non serve». Sul lungomare, in effetti, operano 8 agenti più alcuni in borghese, si è saputo. Pochi o mal gestiti, evidentemente. Al punto da spingere gli stessi Bandelli e Giorgi a chiedere una convocazione urgente della Commissione Trasperenza col comandante dei vigili Abate, per capire «l’effettiva presenza di agenti della polizia locale sul territorio».
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