Speleosub muore durante un’immersione nelle Grotte di San Canziano

Dramma a Divaccia, in Slovenia, a pochi chilometri da Trieste. Un uomo è morto durante un'esplorazione all'interno delle Grotte di San Canziano: si tratta di uno speleosub di quarantanove anni, originario di Cosina. Lo sloveno è deceduto a causa di un incidente avvenuto nel corso di un'immersione.

La notizia, diffusa questa mattina dal sito "Il Dolomiti", è stata confermata al Piccolo dal gruppo di Soccorso Speleologico sloveno "Jamarska Reševalna Služba" intervenuto sul posto.

La chiamata di emergenza è partita dai compagni della vittima già ieri, 30 dicembre, attorno a mezzogiorno. Ma, viste le condizioni impervie della cavità, gli operatori hanno avuto molta difficoltà a raggiungere la vittima. Il medico dell'équipe ha constatato il decesso della persona attorno alle 18.30, mentre le operazioni di recupero del corpo si sono concluse alle 3.45 di questa notte.
L'uomo, infatti, si trovava nel primo sifone del complesso ipogeo, conosciuto come “Ledeni dihalnik”. Con lui altri tre speleosub.

Il quarantanovenne, stando a quanto si apprende dal Soccorso speleologico sloveno, sarebbe rimasto bloccato in quel punto, nel sifone ipogeo, in una zona della cavità che dista più di mille metri dall'ingresso della grotta.

Alle complesse operazioni hanno lavorato anche i Vigili del fuoco di Divaccia, la Polizia e la Protezione civile del posto. Sono stati impiegati 47 soccorritori.
L'autorità giudiziaria slovena ha avviato accertamenti sulle cause dell'incidente.

"Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia per la tragica perdita - scrive il gruppo di Soccorso Speleologico sloveno "Jamarska Reševalna Služba" - i nostri pensieri sono con voi in questi momenti difficili. Esprimiamo le nostre più sentite ai colleghi di Jamar (questo il nome della persona deceduta, ndr) e alla comunità di speleosub per la perdita di un compagno che ha condiviso la sua passione e conoscenza con gli altri. Possa riposare in pace".