Squalo volpe avvistato nel Golfo di Trieste

A darne notizia l’Area marina protetta di Miramare. Non è pericoloso per l’uomo ma può ferire profondamente con i denti e spezzare le ossa con la coda

Lo squalo volpe avvistato a Trieste
Lo squalo volpe avvistato a Trieste

TRIESTE Uno squalo volpe è stato avvistato nelle acque del golfo di Trieste. A darne notizia sui social è l'Area marina protetta di Miramare, che spiega come si tratti di una specie principalmente tropicale, ma che può migrare raggiungendo anche i mari italiani.

La particolarità, raccontano gli esperti, è «l'inconfondibile coda. Con una lunghezza pari a quella del resto del corpo, non è solo il tratto distintivo, ma anche uno strumento essenziale per la caccia.

 

 

Utilizzata per fendere l'acqua, permette allo squalo di compattare i banchi di pesci in modo da attraversarli senza disperderli. Gli studi degli ultimi anni hanno osservato - scrivono ancora i ricercatori dell'Area marina - che la coda viene sfruttata anche per stordire le prede, principalmente piccoli pesci pelagici come sarde e sgombri, prima di attaccarle. Questo comportamento è supportato anche dal frequente ritrovamento degli squali volpe legati agli ami dei palamiti dalla parte della coda».

Lo squalo volpe è stato notato nei pressi di una boa oceanografica presente nel golfo.

A dispetto delle dimensioni ragguardevoli, dicono diverse fonti, gli squali volpe non costituiscono pericolo per l'uomo perché non è visto come potenziale fonte di cibo. Ad ogni modo vanno avvicinati con cautela in quanto capaci di infliggere profonde ferite coi denti e di spezzare le ossa con la potente coda.

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