Stalking, spiata e ossessionata dai messaggini del vicino

La donna, che ormai si sentiva prigioniera in casa propria, si è rivolta alla polizia: sono scattate subito le indagini che hanno incastrato Giuseppe Messina di 68 anni. Ora è indagato
Di Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 20/07/10 - Foro Ulpiano, Tribunale
Lasorte Trieste 20/07/10 - Foro Ulpiano, Tribunale

Prigioniera a casa propria. Il vicino la osservava tutti i giorni mentre era da sola. Mentre camminava nelle stanze. La guardava con insistenza. Tanto che lei era stata costretta a vivere a luci spente, oscurando addirittura i vetri delle finestre e camminando abbassata per non essere spiata. Insomma ha vissuto un incubo, durato oltre due anni. Il vicino si chiama Giuseppe Messina e ha 68 anni. È indagato dal pm Massimo De Bortoli per stalking. Praticamente molestie e persecuzioni ininterrotte.

Infatti, la vittima di questa storia che sembra tratta da un thriller, è stata praticamente costretta a cambiare le proprie abitudini, rientrando a casa in orari diversi e cercando, come fosse una ladra, di non farsi mai notare dal vicino guardone. Il quale al contrario aveva aperto le finestre per farsi vedere mentre si masturbava.

Ma c’è di più. Perché quando l’uomo si è accorto che la donna faceva di tutto per sfuggirgli, allora, è partito all’attacco con telefonate e messaggi. L’ha chiamata più volte al telefono insistendo di poterle far visita. Poi dopo il diniego ha intensificato la pressione. Così utilizzando un cellulare di un gestore straniero le ha inviato una pioggia di messaggini dal contenuto più che eloquente. Una volta le ha scritto: «Ciao, so che il tuo segno zodiacale è la vergine. Sarei felice se ci vediamo per fare sesso». Un’altra volta ha inviato un sms con questo testo: «Ciao come stai? Spero bene. Se ti va, lo faremo in barca a Duino». In poco tempo, giorno dopo giorno, si è creata nella mente della vittima designata una situazione di angoscia e oppressione. Poi è scattata la molla della paura e del terrore. È successo quando il vicino, poi identificato per Giuseppe Messina le ha inviato l’ennesimo messaggio: «Non mi hai risposto». E poi in maniera chiaramente subdola le ha trasmesso un sms in occasione dell’ultimo dell’anno. «Sono sicuro che il nuovo anno ti porterà tante cose belle perché sei una persona che lo merita. Tanti auguri per un anno ricco di successi, salute e felicità».

La donna esasperata e ormai prostrata, si è rivolta ai poliziotti del commissariato di Rozzol. Ha raccontato quello che le stava succedendo. Il suo incubo che andava avanti da oltre due anni. Gli agenti su incarico del pm Massimo De Bortoli hanno effettuato tutti gli accertamenti acquisendo anche i testi dei messaggini inviati dal vicino di casa. Poi ci sono stati altri controlli, altre verifiche. Fino all’iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Messina. Accusa stalking, persecuzioni ininterrotte nei confronti della vicina di casa. Ormai diventata prigioniera nel suo appartamento.

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