«Stop alle cementificazioni e a Zamparini»

Legambiente plaude alle mosse del sindaco Raugna e mette in guardia su progetti come Vivere in laguna
Bonaventura Monfalcone-19.06.2016 Dario Raugna-nuovo sindaco-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-19.06.2016 Dario Raugna-nuovo sindaco-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Il Circolo Ignazio Zanutto di Monfalcone di Legambiente plaude al sindaco Dario Raugna che si sta battendo contro le speculazioni edilizie e la cementificazione del territorio. «Dopo tanti anni di preoccupanti incertezze - dice Legambiente -, una buona notizia: il Comune di Grado ha annullato il permesso di costruire il comparto B - Sacca dei Moreri, noto anche come Grado 3. Finalmente un'amministrazione capace di non rinnegare se stessa e di passare ai fatti. Con coraggio». Gli ambientalisti parlano di atto tutt'altro che scontato, che costituisce un serio handicap per un progetto «Segnato da contorni sempre più foschi. Ma nella politica sappiamo come le cose che sembrano ovvie non siano sempre le più scontate». Legambiente ricorda di essere sempre stata vicina a Liber@ e a quei cittadini gradesi che hanno dimostrato nei fatti di saper amare e rispettare il proprio territorio, la propria bellezza.

«Persone - dice Legambiente - che non sono disposte a svendere la storia e il futuro della loro città». Per questo, ricordano, di aver sostenuto con forza la ferma contrarietà a questo progetto, così come ad altri, in primis la cosiddetta "Zamparini city", «iniziative capaci di annientare per sempre la naturalità dell'Isola del Sole. Come se il futuro, anche economico di un territorio, fosse solo una banale e mera questione di metri cubi di cemento». Sempre secondo Legambiente è importante la presa di posizione del sindaco Raugna e della sua giunta, anche nell'ottica della petizione europea contro il consumo di suolo "People4soil" lanciata da Legambiente sul territorio regionale a Grado il 26 novembre scorso, in occasione della Festa dell'Albero. «Oggi a Grado festeggiamo un grande risultato - afferma ancora la nota di Legambiente -, ma siamo consapevoli che non bisogna abbassare la guardia. Come si legge dai giornali, Zamparini torna a farsi vivo con l'ennesimo tentativo di riproporre il progetto "Vivere in Laguna". E non è l'unico». Ecco perché secondo Legambiente è importante quanto prima mettere in salvaguardia il piano regolatore comunale e procedere con un nuovo, rivisitato strumento urbanistico che faccia piazza pulita degli errori del passato e indichi nella strada della riqualificazione e rigenerazione urbana, oltreché nel recupero del costruito. «Una nuova qualità territoriale per Grado - conclude Legambiente - e il rilancio su nuove basi della sua competitività e attrattività. Una sfida importante che non possiamo permetterci di perdere, se vogliamo un futuro diverso». (an.bo.)

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