Sul lodo di Irisacqua Mariano si sgancia dai Comuni dissidenti

Il sindaco Sartori ritiene validi i presupposti ma rinuncia: «Vogliamo evitare rischi tecnici di ulteriori spese legali»
Bumbaca Gorizia 27.05.2019 Mariano, festeggiamenti Luca Sartori sindaco © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 27.05.2019 Mariano, festeggiamenti Luca Sartori sindaco © Fotografia di Pierluigi Bumbaca



L’amministrazione comunale di Mariano rinuncia a presentare ricorso contro la sentenza negativa del lodo arbitrale relativo a Irisacqua. Lo ha comunicato il sindaco Luca Sartori nel corso del Consiglio comunale di mercoledì sera rispondendo anche ad un’interrogazione presentata dal gruppo di opposizione delle due liste Lega e Il Ponte.

Il capogruppo dell’opposizione di centrodestra, Corrado Pipp, nell’interrogazione aveva chiesto la conferma che nessuna seconda istanza fosse stata intrapresa dopo che nel primo grado di giudizio il Comune aveva dovuto accollarsi parte delle spese legali dell’arbitrato.

Il Comune di Mariano era incluso nel gruppo di 12 comuni, tutti di centrosinistra, che hanno fatto ricorso al lodo arbitrale contro la nomina ad amministratore unico di Giovanbattista Graziani. Il sindaco Sartori ha sottolineato che la scelta di impugnare la decisione di Irisacqua sulla nomina era stata presa dopo determinate ragionamenti sulle modalità con cui era stato indicato l’amministratore unico. Una scelta che «aveva penalizzato il ruolo dei piccoli Comuni all’interno della società».

«Ritenevamo e riteniamo ancora validi questi presupposti», dice Sartori. Aggiungendo poi: «Non presentiamo ulteriore ricorso per evitare rischi tecnici di ulteriori spese». Nel corso del Consiglio è stata affrontata anche la questione delle spese legali relative alla sentenza del lodo di 6.137,37 euro che il Comune di Mariano dovrà pagare. In quest’ottica è stato approvato il debito fuori bilancio di 4.500 euro in relazione al lodo arbitrale di Irisacqua. Questa somma si va ad aggiungere ai circa 1.500 euro già a disposizione.

Sul voto del debito la minoranza si è astenuta anche perché, come ha sottolineato lo stesso capogruppo Corrado Pipp, non ci sarà una seconda istanza e l’amministrazione comunale ha scelto di non perseverare. In questa vertenza contro la nomina di Graziani, come amministratore unico, i Comuni di centrosinistra interessati, oltre al Comune di Mariano, sono Doberdò del Lago, Farra, Gradisca, Grado, Romans, San Canzian, San Lorenzo, Sagrado, Savogna, Staranzano e Villesse. In quest’elenco non c’è mai stato però Turriaco che si era sempre chiamato fuori da questa vertenza, sostenendo che era uno «scontro inutile e sbagliato». In ogni caso il sindaco di Romans, Davide Furlan, fa sapere che i tempi tecnici per un ricorso ci sono ancora e che alcuni Comuni stanno facendo le loro valitazioni . –



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