Tempo di festa anche al “C’entro Lybra”

Un decennio di impegno alla cooperativa sociale di Campanelle per l’autonomia e l’inclusione dei disabili
Maria disegna molto bene, con il tratto delicato di chi ha un animo particolarmente sensibile. Franca, invece, preferisce lavorare l’argilla con le proprie mani, mentre Guido ama dedicarsi alla realizzazione dei mosaici o al restauro di mobili in legno. Maria, Guido e Franca sono solo alcune delle persone, giovani e meno giovani, che frequentano il “C’entro Lybra Campanelle”. Il C’entro, scritto appositamente con l’apostrofo per sottolineare il valore dell’inclusione, ha da poco festeggiato dieci anni di attività, alla presenza dell’assessore comunale alle Politiche sociali, Carlo Grilli, e a una buona parte di coloro che hanno reso possibile un’esperienza che ha sempre avuto «l’obiettivo di valorizzare l’individuo in quanto persona capace di attingere ai propri desideri e alle proprie attitudini e in grado di portare un proprio contributo», soprattutto nell’ottica dell’apprendimento o del consolidamento di specifiche competenze manuali e sociali. Questa realtà, che rientra nei servizi educativi della cooperativa sociale Lybra, accoglie dal lunedì al venerdì persone con disabilità intellettiva, in accordo con i Servizi sociali competenti.


Dal 2009, infatti, la cooperativa Lybra ha firmato un’apposita convenzione con il Comune di Trieste che consente a delle persone disabili di accedere ai laboratori della struttura di via Campanelle 138. Il “C’entro Lybra Campanelle” è stato coinvolto, insieme ad altre realtà del privato sociale, anche nel progetto Trieste LaBora, il negozio di via del Sale 4/A che espone e vende i manufatti creati dalle persone che frequentano i Servizi per la disabilità presenti sul territorio. Nata dall’esperienza di un circolo delle Acli, su iniziativa di alcune famiglie di disabili che cercavano un punto di riferimento per i propri figli, il C’entro di Lybra si è da subito contraddistinto per delle attività innovative, che da allora vengono condotte e mediate da figure educative professionali. «Abbiamo cercato di costruire un servizio educativo, che sia in grado di sviluppare le autonomie delle persone – così Franca Vaccaro, coordinatrice del centro diurno -, all’interno di un contesto stimolante e creativo, dove poter imparare cose nuove, dove potersi raccontare e dove sentirsi sicuri». Il centro gestito dalla Lybra propone quotidianamente delle attività artistiche e di cucina, alle quali affianca due uscite serali sul territorio, con cadenza mensile, alcune gite giornaliere e due settimane di vacanze all’anno. L’offerta del C’entro comprende anche delle attività di yoga, musicoterapia e stimolazione cognitiva. «Abbiamo bisogno di luoghi come questo – ha spiegato l’assessore Grilli -, dove le persone con disabilità vengano messe in condizione di esprimersi nelle cose belle, come nel caso delle esperienze artistiche. Luoghi capaci di evidenziare le abilità di questi cittadini e non le loro presunte mancanze».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo