“Tombola” senza soldi? Le anziane: ce ne andiamo

Si mette male per il folto gruppo di appassionati del Centro di via Fontanot Le soluzioni? In palio solo regalini o destinazione delle vincite in beneficienza
Di Laura Borsani
Altran Mf-Centro Anziani
Altran Mf-Centro Anziani

«Toglieteci tutto ma non la tombola». «Ma come passeremo ora le nostre serate, in discoteca?». «Niente tombola? Ce ne andremo altrove». È rivolta tra gli anziani - soprattutto le donne - che si sono visti proibire le tranquille serate tra cartelle e fagioli al Centro anziani, “parificate” a gioco d’azzardo. Certo è un paradosso: mentre in città spuntano come funghi i mini-casinò e le slot, al Centro anziani le signore che tra un ricamo e una chiacchierata, si giocavano pochi euro a tombola, tradizione tutta bisiaca, si sono viste sottrarre il loro passatempo preferito. Neanche si trattasse di una bisca mascherata. Ma il peggio è una soluzione probabilmente non ci sarà, a meno di snaturare del tutto il gioco e di sostituire le vincite “in denaro” con bamboline e caramelle o di destinare i soldi in beneficienza. Insomma, una situazione che sta rischiando di rovinare i pomeriggi alle signore. Una “rivolta” e una battaglia al buonsenso. Che fare? Bandita dunque la tombola? Il sindaco Silvia Altran, del resto, non lo nasconde: «Quei centesimi a cartellina sono risibili, mentre, dall’altra, le leggi consentono di aprire mini-casinò sparsi sul territorio. Ciò che vogliamo evitare su tutto è rovinare il clima di aggregazione che le utenti del Centro Anziani apprezzano molto. Sappiamo che la tombola, lungi dall’essere solo un gioco, rappresenta in realtà un metodo molto valido per creare socializzazione tra gli anziani e spingerli fuori di casa. È innegabile però - aggiunge il sindaco - che le regole ci sono e vanno rispettate, tanto più che il Centro Anziani è una struttura pubblica. La situazione è complessa. Ideale sarebbe poter metter assieme le richieste dei frequentatori del Centro con le regole del settore».

La questione è approdata in giunta. E s’è deciso di valutare le soluzioni, di fronte alle richieste giunte dagli utenti del Centro Anziani, sulla possibilità di continuare a giocare la tombola. «Il problema sono proprio i soldi - ha spiegato la Altran - che configurano il gioco d’azzardo. Stiamo ricercando una via adeguata per uscire dall’impasse». L’amministrazione intende verificare cosa accade in strutture pubbliche dove hanno risolto problemi simili. Si valuteranno anche le indicazioni che saranno fornite dagli organismi preposti al controllo del gioco. Insomma, un sondaggio a tutto campo.

Intanto si prospettano le ipotesi, come quella di istituire una sorta di tombola a premi, o di inserire la finalità della beneficienza. Idee tutte da analizzare nella loro fattibilità. Il sindaco ha inoltre osservato: «Valuteremo le possibli soluzioni assieme ai responsabili del Centro anziani, ne parleremo anche con le utenti. La questione di fondo rimane legata a precise prescrizioni di legge, alle quali un ente pubblico non può comunque sottrarsi».

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