La tovaglia di Edda Ciano per Mussolini piatto forte dell’asta natalizia alla Stadion di Trieste
Il regalo della figlia al Duce stimata 9-12 mila euro. In offerta altri 800 lotti per collezionisti di arte, design e antiquariato

La tavola di Natale apparecchiata con una tovaglia ricamata da Edda Mussolini Ciano. Non è un sogno impossibile. Basta partecipare alla prossima asta natalizia a tempo della Stadion di Trieste (dal 9 al 12 dicembre) ed essere pronti a scommettere una cifra tra i 9 e i 12 mila euro. «Una tovaglia in cotone riccamente decorata con motivi geometrici e aquile littorie. Una chicca per intenditori del periodo» sorride Furio Princivalli, storico direttore della Casa d’Aste Stadion. Niente male neppure la storia che avvolge il bianco copri tavolo “fascista”.
La tovaglia fu realizzata da Edda Mussolini Ciano durante il soggiorno in Albania nella tenuta Llakatund della famiglia Orlandi, per il padre Benito Mussolini; tale tovaglia fu poi regalata da Mussolini stesso, dopo una cena a Llakatund, a Arturo Orlandi per ringraziare lui e la sua famiglia per l’ospitalità data a Edda, soccorsa dopo l’affondamento della nave ospedaliera Po nel 1941. La tovaglia proviene da un collezionista di San Donà di Piave erede della famiglia Orlandi.
Ma non è l’unica attrazione dell’asta natalizia che mette assieme più di 800 lotti e altrettante idee regalo. Ci sono quadri di Issupoff, Ciardi, Ettore Tito, Dudovich, Perizi, Sofianopulo, Croatto Flumiani, Parin, Bergagna, Marchig e Timmel.

Uno dei lotti più interessanti è però un grande medaglione in maiolica del XVI secolo di produzione napoletana che ambirebbe a finire in un importante museo (valore di stima: fra i 40 e i 60 mila euro). «Risulta essere l’unico esemplare campano di quest’epoca rimasto – continua Princivalli –. Una vera rarità tanto da essere notificato dalla Soprintendenza delle belle arti».
E quindi non può essere venduto all’estero. Il tondo faceva parte di una serie di otto tondi che decoravano la facciata e la scalinata del Palazzo Ducale di Palma Campania (Napoli) proprietà della famiglia Della Tolfa dal 1551. Un altro oggetto molto raro è una piccola cassa Limoges del XIII secolo a smalti “champleve” su ottone raffiguranti santi, guerrieri con un crocifisso che la sovrasta.

La palma di lotto più strano e eclettico di tutta l’asta va, invece, a una chaise longue di Giovanni Tommaso Garattoni esponente del Bolidismo. Tale movimento fu fondato a Bologna nel 1986 da un gruppo di architetti neolaureati sulla scia del Futurismo e dello Streamlining americano. Per gli appassionati di design ci sono poi 10 incredibili lampade degli anni Sessanta firmata da Luigi Caccia Dominioni. In asta ci sono poi due preziosi erbari sulla flora marina istriana di Antonio Zaratin del 1910 che farebbero la gioa di un museo di storia naturale.
Merita una segnalazione anche un centinaio di stampe provenienti dalle collezione degli antiquari Titty e Stelio Davia. «Titty in ricordo del marito Stelio ha deciso di alienare una parte della loro collezione» chiosa Princivalli. Piante della città di Trieste di varie epoche, vedute a volo d’uccello, scorci nascosti, e dodici curiose cromolitografie della ferrovia Trieste-Lubiana sono solo alcune delle stampe in vendita.
Gli 800 lotti dell’asta natalizia si possono ammirare fino a lunedì 8 dicembre nello salone della Stadion di Riva Tommaso Gulli (fino a venerdì dalla 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 12.30). Per informazioni, catalogo e iscrizioni: www.stadionaste.com. —
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