Trieste, l’assalto dei 1.325 ai parlamentini rionali

TRIESTE Milletrecentoventicinque candidati per sette circoscrizioni. Alla faccia di chi vorrebbe cancellarle dall’assetto istituzionale. I parlamentini rionali continuano ad avere un notevole fascino sugli aspiranti politici. E i numeri potevano essere superiori se tutte le venti liste in corsa alle comunali avessero presentato le liste anche nelle circoscrizioni.
Solo 14 su venti hanno risposto al richiamo rionale. Nel 2011 erano 16. Non c’era il Movimento 5 Stelle che invece, a distanza di 5 anni ha deciso di allargare il raggio di azione anche ai parlamentini. A non presentare liste, stavolta, sono Sì Sinistra per Trieste, Sel, Uniti per Trieste, Trieste Città Solidale, Pensionati e Lista Vito Potenza.
Stop Prima Trieste, al suo esordio, si presenta solo in quattro circoscrizone (non c’è sull’Altipiano a a Barriera Vecchia San Giacomo). Va anche detto che molti dei 1325 aspiranti consiglieri circoscrizionali sono candidati anche in Comune. Più di qualcuno, inoltre, è candidato in due parlamentini.
La Lega nord, per esempio, presenta due liste fotocopia per l’Altipiano Est ed Ovest con solo due nomi diversi. Sulla scheda elettorale, colore fucsia, apparirà al primo posto il simbolo di Sinistra Unita e all’ultimo quello del Movimento 5 Stelle. L’inverso della scheda comunale. Scherzi del sorteggio.
I parlamentini da occupare contano 20 consiglieri in quattro realtà (Città nuova-Barriera nuova e San Vito-Cittavecchia; Barriera Vecchia-San Giacomo; Servola-Chiarbola e Valmaura-Borgo San Sergio; Roiano-Gretta-Barcola e Cologna-Scorcola) mentre i posti a disposizione a San Giovanni-Chiadino Rozzol sono 12 e scendono a 10 nell’Altipiano Est e in quello Ovest.
Nell’area circoscrizionale si giocano anche interessanti partite politiche. Cinquanta candidati della Lista Dipiazza sono di Rivolta l’Italia (il movimento fondato a livello nazionale da Giuseppe Moles dell’Ufficio di presidente di Forza Italia): tra questi il referente comunale Francesco Bettio (presidente uscente della VII Circoscruzione) che corre anche per il Comune assieme a Barbara Dal Toè.
«Siamo una lista nella lista. Non siamo candidati imbucati come altri» spiega l’ex liberale Manlio Sai, referente provinciale di Rivolta l’Italia. La Lista Dipiazza, insomma, non smette di riservare sorprese. Una vera matrioska della politica cittadina. Il brasiliano Marcelo Medau, l’uomo delle 8 mila firme contro la pedonalizzazione di via Mazzini, rimasto escluso a sorpresa dalla Lista Dipiazza delle comunali, ha trovato posto come capolista alla VI circoscrizione.
Piena di sorprese è anche “Insieme per Trieste” (la lista civica che sostiene la candidatura di Cosolini). Al suo interno, oltre ai socialisti liberali e alle civiche del 2011 (Trieste Cambia e i Cittadini), ospita quello che resta dell’Italia dei valori di Antonio Di Pietro.
«L’Idv non partecipa con una propria lista alle prossime elezioni comunali ma, essendo da sempre convinta sostenitrice della coalizione di centrosinistra, ha voluto partecipare con una propria candidata, l’uscente consigliera provinciale Majda Canziani, alla neocostituita lista civica “Insieme per Trieste”» fa sapere il coordinatore di Trieste Mario Marin.
Majda Canziani è presente anche alle circoscrizionali (capolista Altipiano Ovest). Nel 2011, al suo esordio, l’Idv elesse ben 6 consiglieri circoscrizionali. “Insieme per Trieste” schiera alle circoscrizionali uno squadrone di vecchie glorie: l’ex forzista Silva Acerbi (capolista a Rozzol e Altipiano Est), il metropolitano Umberto Drossi Fortuna, il consigliere comuanle Cesare Cetin (senza però il marchio Idv), la consigliera provinciale Elisabetta Sormani (Lista Bassa Poropat), il capogruppo di Trieste Cambia Roberto Decarli.
In casa Pd ci sono i cosiddetti “Russo Boys” che con il marchio “Insieme sepol” si smarcano dal resto del partito: Alessandro Tronchin e Alessia Milos (in coppia anche alle comunali), Emanuele Cristelli, Nikita Penco, Virgilio Santin e Daniele Vatta.
Dalla VI circoscrizione riparte anche il consigliere provinciale Luca Salvati, l’unico ad aver pagato pegno per il sostengo al senatore Francesco Russo alle primarie perse con Cosolini. Nelle liste dem non manca neppure la femminista Ester Pacor, consigliere comunale ai tempi del Pci. Sull’Altipiano Ovest, invece, ci riprova Maria Grazia Vili. Per i giovani democratici c’è Caterina Conti.
Forza Italia, invece, riconferma in blocca gli uscenti Guido Apollonio, Michele Babuder, Roberto Dubs, Gianluigi Pesarino Bonazza e Alberto Polacco. Una squadra vincente premiata anche con la candidatura alle comunali. Apollonio adirittura capolista per ragioni alfabetiche.
A San Giovanni, Chiadino e Rozzol c’è la meglio gioventù: Alfredo Cannataro, classe 1929, con Forza Italia e Angela Stegel, classe 1931, con Startup Trieste del figlio Fabio Carini. Fratelli d’Italia propone l’evangelizzatore Salvatore Porro. Un’Altra Triesta Popolare punta su Lucrezia Chermaz, Andrea Sinico, Francesco Clun e il veterano Sandro Menia.
Sinistra Unita punta di nuovo su Roberto Cattaruzza e Peter Behrens. I Verdi Psi provano con Rossano Bibalo da San Dorligo. In corsa c’è pure Sara de Gioia figlia d’arte. Papà Roberto cominciò così. Nel 1976 venne eletto consigliere circoscrizionale per il Psdi.
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