Trieste, visite oculistiche gratuite per i rifugiati
Per dieci giorni la tappa triestina a cura dell’Onesight EssilorLuxottica

TRIESTE «Aiutare le persone, ovunque nel mondo, a vedere meglio e vivere meglio». È questo il claim all'entrata della clinica oculistica allestita all'interno della Fondazione Diocesana Caritas di via Cavana, per i prossimi 10 giorni sede della tappa triestina delle "Giornate della vista", iniziativa organizzata dalla Fondazione Onesight EssilorLuxottica con la collaborazione di Unhcr e Caritas. Obiettivo è garantire alle fasce più deboli della società l'accesso gratuito ad una visita oculistica perché - rileva il segretario generale di Onesight Andrea Rendina - «se non si vede bene, non si vive bene».
Protagonisti i rifugiati, a cui gli organizzatori puntano a garantire 700 visite, vista la posizione geografica di Trieste quale snodo cruciale della rotta balcanica. «Accesso alle informazioni, barriere culturali, isolamento ed inserimento nel mondo del lavoro sono i principali ostacoli affrontati dai rifugiati ed una cattiva vista non può che peggiorare la situazione di queste persone» ha rimarcato il segretario generale della Fondazione Onesight, che ha assunto l'impegno a collaborare su scala mondiale con l'Unhcr per garantire una visita oculistica a 100 mila rifugiati nel prossimo biennio.
«Quest'iniziativa dimostra ancora una volta l'impegno della Fondazione, Trieste è una terra di frontiera dove arrivano migliaia di esseri umani che sognano una vita migliore - ha aggiunto Giovanna Li Perni (responsabile partnership aziendali Unhcr) - ed avere la possibilità di ricevere una visita gratuita rappresenta qualcosa di preziosissimo per queste persone». Così invece il vescovo di Trieste Enrico Trevisi: «È bello che queste persone possano tornare a vedere ed è bello che anche noi come città possiamo tornare a vedere chi sta soffrendo, chi sta scappando e chi ha bisogno».
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