Tumulate a Cormons le ceneri dell’ambasciatore Benardelli
CORMONS. L’ambasciatore Mainardo Alvise Maria Benardelli de Leitenburg, stroncato da un malore a soli 48 anni, riposerà nella tomba di famiglia, a Cormons. Stamane le ceneri del diplomatico, discendente di un’antica casata nobiliare, saranno tumulate nel cimitero dopo una breve liturgia officiata dal parroco Paolo Nutarelli. La sua stirpe ha messo radici nel centro collinare, infatti, nel 1736 per poi lasciare la città nel secondo dopoguerra. Il padre Gualtiero, alto ufficiale dell’Esercito, che poi ha ricoperto numeri incarichi per conto del ministero degli Affari esteri, era nato proprio a Cormons. È stata Gorizia, invece, a dare i natali a Mainardo. Benardelli è morto l’11 gennaio scorso, mentre si trovava a Roma, in attesa di una nuova destinazione. La Farnesina l’aveva richiamato, infatti, per precauzione dalla capitale dal Guatemala, dove Benardelli rivestiva, dal 2008, l’incarico di ambasciatore, perché il diplomatico era stato minacciato di morte da un pericoloso boss del narcotraffico. Nella sua carriera diplomatica, intrapresa nel 1991, Benardelli aveva collezionato numerosi incarichi di prestigio, fra i quali una missione a Kampala e a Baghdad dal 2004 al 2006. Ha insegnato al corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche di Gorizia. (i.p.)
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