Un videoclip per raccontare il romanzo: i ragazzi del Petrarca diventano "booktuber"

TRIESTE. Nell’epoca dell’immagine e dell’immediatezza anche la promozione di un libro passa attraverso un videoclip: lo dimostra il successo dei booktrailer, cortometraggi che “raccontano” i libri per immagini. I booktrailer, o booktube, dal più celebre servizio di hosting online, oggi sono la réclame più efficace per il web e la più gradita dai giovani nativi digitali. Tanto che c’è qualcuno che l’ha trasformata in una professione, il “booktuber”. Parte da queste considerazioni il progetto pilota “Ciak, il Petrarca legge”, che unisce Circolo dei Lettori e Cappella Underground in un percorso dal libro al corto.
Raccontare un libro con un video. Protagonisti sono gli studenti del liceo classico Petrarca di Trieste. Un centinaio di loro ha aderito alla prima fase del progetto e una ventina lo hanno portato a termine dal punto di vista operativo. I ragazzi, studenti delle classi terze e quarte, sono stati coinvolti per un paio di mesi dai loro insegnanti in una sorta di “caffè letterario”, con al centro un romanzo da leggere e commentare insieme. Per l’operazione è stato scelto il libro di Giuseppe Catozzella "Non dirmi che hai paura”, premio Strega Giovani 2014, che narra le sorti di un’eroina dei nostri tempi, una ragazzina di Mogadiscio con la corsa nel sangue. Poi è stata la volta del regista Diego Cenetiempo, che si è occupato di fornire loro un’infarinatura su tutto quanto ha a che fare con il linguaggio cinematografico, dalla sceneggiatura al montaggio, accompagnando le spiegazioni con la visione di alcune scene tratte da celebri film.
Ecco un esempio di sofisticato booktrailer in inglese (non possiamo al momento svelarvi il video dei ragazzi del Petrarca)
Dopo la teoria si è giunti alla fase operativa, la cui partecipazione per questioni logistiche è stata ristretta a una ventina di studenti, che per quattro pomeriggi insieme a Cenetiempo si sono cimentati con l’ideazione, dall’a alla zeta, del booktrailer. «I ragazzi sono stati divisi in gruppi e ogni gruppo ha presentato le proprie idee sulla storia da raccontare - spiega il regista -. Insieme abbiamo scelto la proposta più valida, mettendola ai voti. Io ho fatto solo da coordinatore: sono stati i ragazzi a stendere la sceneggiatura e ad occuparsi della produzione esecutiva, con la scelta di scenografia e location».
Ciak, si gira! Infine le riprese: sabato scorso gli studenti, insieme al regista, si sono riuniti a Sistiana per girare il booktrailer da loro ideato. Hanno lavorato come una troupe di professionisti: c’è chi si è occupato della regia, chi della recitazione, chi della scena. «L’obiettivo era di coinvolgerli attivamente in un progetto che li potesse appassionare per renderli fruitori critici, consapevoli delle tante professionalità richieste e dei molti ragionamenti che stanno alla base di un prodotto audiovisivo», spiega Cenetiempo, che rileva come in un momento in cui il linguaggio audiovisivo è dominante spesso manchi la preparazione per saperlo leggere. E visto che i principali fruitori dei booktrailer sono proprio i più giovani, aggiunge il regista, non c’è nulla di meglio che farlo ideare proprio a loro.
L'entusiasmo dei ragazzi. Visto il contenuto del romanzo scelto inoltre i ragazzi si sono cimentati con un tema di forte attualità e rilevanza sociale. «È un’esperienza divertente, che rifarei subito e consiglierei a tutti - dice soddisfatta Emma Covi, che frequenta la prima A del liceo classico -: peccato che sia durata così poco».
La parte che l’ha entusiasmata di più, racconta la ragazza, è stato lo studio delle scenografie e la giornata di riprese. «Per stimolare i ragazzi a leggere il booktrailer è il sistema più efficace - commenta -: un video fa più presa di un testo scritto, e non solo tra i giovani. Un booktrailer in cui la storia venga in parte raccontata e in parte lasciata in sospeso, grazie al suo impatto visivo, credo funzioni meglio di una recensione. Ma Emma è soddisfatta anche per un altro aspetto del progetto: «Ho finalmente potuto toccare con mano tutti gli aspetti tecnici che stanno dietro alla narrazione cinematografica. Nel guardare un film ora noto dettagli cui prima non facevo caso, dalla scenografia al montaggio: un’occasione unica, visto che a scuola non studiamo per nulla il linguaggio cinematografico».
Il futuro dell'esperimento. Il progetto, che gli organizzatori vorrebbero replicare anche in altre scuole cittadine, si svilupperà ora con la partecipazione del booktrailer a un concorso nazionale e la proiezione pubblica del lavoro, insieme a un film tratto da un’opera letteraria, al Cinema Ariston.
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