Una nuova specie di zecca è comparsa sul Carso triestino
Lo annunciano i ricercatori del Museo di Storia naturale. Le Zecche Marginate non aspettano passivamente gli animali e gli umani su cui attaccarsi, ma si avvicinano e li inseguono per alcuni metri anche lungo i sentieri

TRIESTE Una nuova specie di zecca ha fatto la sua comparsa sul Carso triestino. A rilevare la “presenza cospicua” della Zecca Marginata (Hyalomma marginatum) sono stati i ricercatori del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste.
“In passato erano già stati rilevati singoli esemplari di questa zecca originaria di ambienti caldi e secchi del Mediterraneo meridionale, portati dagli uccelli migratori o dal commercio di bestiame – si legge sul sito del Museo, “ma sinora gli inverni freddi avevano scongiurato l’insediarsi di popolazioni locali”.
“Negli ultimi anni, il nostro inquinamento climatico ha annullato le prolungate gelate invernali sul Carso; ciò con ogni probabilità ha consentito l’insediamento di popolazioni della Zecca Marginata, attualmente ritrovate soprattutto nella parte orientale della provincia di Trieste” si legge ancora.
Si tratta di una zecca più grande della classica Zecca Dura, ma le sono altre le caratteristiche che la rendono degna di attenzione: la nuova Zecca Marginata non abita in erbe alte, ma “in zone aperte assolate con erbe corte e pietre, la tipica landa carsica. Soprattutto, le Zecche Marginate non aspettano passivamente gli animali (e gli umani) su cui attaccarsi, ma si avvicinano a loro e li inseguono per alcuni metri anche lungo i sentieri”.
Essendo più grandi e più mobili sono molto più facili da osservare e togliere. “Anche per queste zecche – è il consiglio – è importante rimuoverle immediatamente (evitando pericolosi metodi per “farle staccare da sole”); più tempo rimangono attaccate, più è possibile ci trasmettano eventuali malattie. Pure la Zecca Marginata può infatti veicolare gravi zoonosi”.
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