Una storica impresa crollata in pochi anni

Attiva dal 1903, la società fu poi trasferita ad Ancona. Infine la messa all’asta degli immobili
Tommasini -Trieste-Prosecco-Stazione Ferroviaria
Tommasini -Trieste-Prosecco-Stazione Ferroviaria

Gli annunci di sviluppo, la crisi, lo spostamento da Trieste e infine il fallimento. Si è consumato in pochi anni il crollo di uno dei simboli del commercio – quello portuale in grande stile, fatto di numeri importanti – locale con respiro internazionale.

«Il sito è in posizione strategica e intendiamo rilanciarlo, abbiamo cominciato a riconvertire le vecchie strutture per altri scopi: trasporto, logistica, spedizioni con attività di groupage, servizi di magazzinaggio, allestimento di camion completi». Era il maggio del 2007 - ma sembra siano passati vent'anni - e Roberto Prioglio, titolare della Tomaso Prioglio international spa rilasciava queste dichiarazioni proprio sul comprensorio di Prosecco, nel Comune di Sgonico, oggi all'asta curata dal Tribunale di Ancona. Poco più di un anno dopo, nel novembre del 2008, già si parlava di «crisi dell’ex impero Prioglio», la storica impresa triestina sul mercato dal 1903, travolta dall’allargamento dell’Ue con conseguente caduta delle barriere doganali, dalle modifiche legislative e dalla recessione economica iniziata proprio nel corso di quell'anno.

La Tomaso Prioglio international spa aveva dato il via al concordato preventivo per sistemare i dipendenti superstiti (otto persone), al termine di numerosi passaggi ad altre società che si erano verificati nei mesi precedenti. «È vero, chiudo questa società, ma è un fatto di nessuna rilevanza. Perché l’avevo già trasferita ad Ancona e perché a Trieste continuo tranquillamente a operare con un’altra società, la Prioglio logistica srl, mantenendo sia gli uffici in via Ghega che le strutture del centro logistico all’ex stazione di Prosecco» aveva minimizzato Roberto Prioglio. Il trasferimento ad Ancona era avvenuto un paio d'anni prima con la fusione di due società, una delle quali già operativa nelle Marche.

Alla base di quella crisi vi era stato proprio l’azzeramento dell’attività al Terminal animali vivi del Porto Vecchio (nel 2003 vi erano passati 81.659 animali, nel 2004 81.338, poi il crollo). Nel febbraio del 2009, però, con la formalizzazione della proposta di concordato preventivo ai creditori, si compiva l’ultimo passo nel processo di liquidazione dell’International Spa, già Tomaso Prioglio International di proprietà di Roberto Prioglio, ex presidente dell’Aspt-Astra (Associazione spedizionieri del porto di Trieste - Alleanza della spedizione e del trasporto nel Friuli Venezia Giulia).

Con un’ordinanza del 20 dicembre 2011 il giudice delegato del Tribunale di Ancona disponeva la vendita mediante incanto delle proprietà immobiliari della società ormai fallita.(r.c.)

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