Vecchiet contro Rfi: «Inaccettabili quei cavalcavia»

Il sindaco boccia le ipotesi progettuali e chiede un incontro di concertazione. Per gli uffici  c’è il rischio di intasamento per il traffico. Bacchettata a Cisint

Luca Perrino / RONCHI

Adesso è scritto nero su bianco, senza se e senza ma: il sindaco di Ronchi dei Legionari, Livio Vecchiet, dice no alle ventilate proposte di Rete Ferroviaria Italiana che riguardano un cavalcavia ferroviario tra via Capitello e via D’Annunzio e un sottopasso nella zona del raccordo tra le stazioni nord e sud della cittadina.

Il sindaco ieri ha scritto a Rfi e, tra gli altri, anche al presidente della giunta regionale, Massimiliano Fedriga ed all’assessore ai trasporti, Gaetano Pizzimenti. «Sentiti gli uffici dell’urbanistica e dei lavori pubblici in merito alle bozze progettuali presentate, sia del cavalca-ferrovia, sia del sottovia ferroviario ritengo necessario che quanto prima venga stabilita una data nella quale si incontrino i diversi soggetti interessati e ribadisco che, allo stato di fatto attuale, le soluzioni prospettate non possono essere accolte».

La proposta di realizzazione di un cavalca ferrovia, si svilupperebbe incanalando il traffico da via Monte Cosich a via Capitello, con dimensioni completamente inadeguate, secondo il Comune, a sostenere il notevole traffico previsto e con un innesto sul tracciato previsto dal cavalca ferrovia. Non basta. Lo sbocco su via D’Annunzio, infatti, secondo gli uffici, non tiene conto della mancanza totale di spazio per un innesto viabilistico adeguato e si dimentica di via Rotonda.

«Quanto previsto – aggiunge Vecchiet – è completamente privo di logica e inaccettabile per questa amministrazione comunale. Si tratta di un’ opera che andrebbe a deturpare e snaturare completamente il paesaggio attuale, considerata la vicinanza del parco della villa von Hinke e lo scenario retrostante della landa carsica, nonché ad intasare di traffico intere zone residenziali del nostro abitato. Riteniamo che questo progetto vada completamente rivisto e che la soluzione debba essere condivisa con questa amministrazione».

Per quando riguarda la progettazione del sottovia ferroviario, poi, secondo l’amministrazione non è stata prodotta nessuna tavola inerente la viabilità alternativa di accesso ai fabbricati commerciali e residenziali posti lungo via D’Annunzio, nonché gli accessi a via Gramsci, via delle Bortolozze ed al cimitero comunale.

«Sul tratto di strada dove dovrebbe iniziare l’imbocco del sottovia ferroviario – aggiunge – risiedono circa 50 famiglie ed insistono diverse attività commerciali. Dalla tavola presentata nulla viene evidenziato, neppure per quanto riguarda il percorso dei cortei funebri dalla chiesa verso il cimitero, e dal cimitero verso altre destinazioni. Ritengo che anche in questo caso si debba attuare un tavolo di coordinamento tra i soggetti impegnati nelle diverse progettazioni infrastrutturali. Ringrazio il sindaco Anna Cisint per aver sottolineato il fatto di non essere stati invitati al recente incontro con Rfi». —

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