Via libera per l’adozione dei 479 cuccioli
Entro poche ore la gran parte dei 479 cuccioli sequestrati dai finanzieri della polizia tributaria in due distinte operazioni conclusesi entrambe a Palmanova, troveranno una casa dove saranno coccolati e accuditi. Ieri mattina il pm udinese Viviana Del Tedesco, titolare del fascicolo sul contrabbando di animali dall’Ungheria, ha dato il via libera all’adozione dei cani di razza tra cui san bernardo, alani, labrador, chihuahua, pincher, yorkshire terrier che erano destinati al mercato clandestino.
Chi vuole portare a casa uno di quesi cuccioli dovrà presentarsi in una delle undici strutture dove attualmente sono ospitati. Nessuna prenotazione sul web. Ecco dove: al canile sanitario di via Orsera 8, nella sede dell’Astad a Opicina al numero 1088, alla clinica veterinaria “Tergeste” in via D’Alviano 86/2 o alla clinica “Campo Marzio” in Campo Marzio 8.
Ma potranno anche mettersi in contatto con i volontari della Lav di Trieste (320-6378852), o con quelli di Udine (340-8322688).
Altri recapiti sono: il canile “Il Girasole” in località Fontanis a Porpetto in provincia di Udine, il Centro di recupero “Fauna selvatica” in località Terranova a San Canzian D’Isonzo, l’associazione “Gruppo Ambiente” in via Bugatto 1 a Ronchi dei Legionari, il canile “La Cuccia” in via Sacchetti 2 a Staranzano e il canie “Bozer - rifugio di Villotta”, via Villutta 24, Villotta di Chions vicino a Pordenone.
Non si tratta al momento di un'adozione vera e propria: piuttosto di un semplice affidamento della custodia giudiziale degli animali a una nuova famiglia che li ospiterà. Infatti, solo dopo questo decreto e solo dopo la definizione delle procedure della confisca degli animali, gli affidatari, potranno diventare proprietari a tutti gli effetti del cane che hanno adottato.
Queste le istruzioni. Al momento della consegna del cane i nuovi padroni che dovranno esibire un documento di identità, sottoscriveranno una dichiarazione formale in cui dichiarano di essere consapevoli che l’affidamento può avere carattere di temporaneità e che il cane è prestato a titolo gratuito ed è vincolato dall’esito delle indagini che sono tuttora in corso. L’affidatario dovrà inoltre impegnarsi alla eventuale immediata restituzione del cucciolo nel caso in cui l’autorità giudiziaria lo dovesse richiedere.
Il pm Del Tedesco ha inoltre disposto che si può prendere in affido solo un esemplare e che l’assegnatario deve impegnarsi ad accudirlo accollandosi anche le spese delle vaccinazioni necessarie.
Ma non solo. L’affidatario non potrà nè vendere, nè cedere ad altri l’animale senza il preventivo consenso della procura della Repubblica di Udine.
Gli investigatori inoltre precisano che «non sono previste altre procedure di richiesta di affidamento oltre a quelle che sono state stabilite e che potrebbe verificarsi la circostanza che alcuni cuccioli non possano lasciare i canili o le strutture sanitarie in quanto le condizioni di salute non lo consentono».
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