A Palazzo Reale di Milano un secolo di costumi della Scala

Al Palazzo Reale di Milano da oggi al 28 gennaio va in scena una mostra dedicata a un secolo di costumi della Scala. Il verbo non è casuale perché a essere esposti saranno più di 25 abiti storici del...
Alcuni dei costumi alla mostra 'Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi' esposti a Palazzo Reale, Milano, 9 ottobre 2017. ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO
Alcuni dei costumi alla mostra 'Incantesimi. I costumi del Teatro alla Scala dagli anni Trenta a oggi' esposti a Palazzo Reale, Milano, 9 ottobre 2017. ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO
Al Palazzo Reale di Milano da oggi al 28 gennaio va in scena una mostra dedicata a un secolo di costumi della Scala. Il verbo non è casuale perché a essere esposti saranno più di 25 abiti storici del teatro, che raccontano quasi un secolo di arte e di costume. Creazioni di artisti come Karl Lagerfeld e Gianni Versace realizzato per divi assoluti come Rudolf Nureyev, Maria Callas e Renata Tebaldi. Ad organizzare la mostra, dopo il restauro degli abiti, è stata l'associazione Amici della Scala che così festeggia i suoi primi quarant'anni. Il più antico è il costume di Isabella nell'Italiana in Algeri di Rossini creato da Caramba (alias Luigi Sapelli) nel 1933. Ma nel percorso che occupa quattro sale si possono ammirare anche l'abito ideato da Franco Zeffirelli per Maria Callas che interpretava Donna Fiorilla nel Turco in Italia del 1955, o le creazioni di Alexander Benois per Renata Tebaldi, come Tatiana nell'Eugenio Onegin del 1954. Indossato da Nureyev c'è l'abito del principe nello Schiaccianoci del 1969 a cui fa eco l'abito rosso creato da Luisa Spinatelli per Carla Fracci come Lisa nella Fille mal gardé del 1987. L'excursus prevede alcune pietre miliari: dall'abito per la Callas come Amina nella Sonnambula di Bellini con la regia di Visconti fatta da Piero Tosi (5 nomination e un Oscar alla carriera) o quello firmato da Gianni Versace per la Salomé con la regia di Robert Wilson, o ancora quello di Karl Lagerfeld per i Troiani con la regia di Luca Ronconi, senza dimenticare quelli firmati da due altri premi Oscar: Franca Squarciapino (Cyrano de Bergerac) per il Don Giovanni diretto da Muti e con regia di Giorgio Strehler, e Gabriella Pescucci (L'età dell'innocenza) per la Traviata di Liliana Cavani. Ingresso libero.


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