Alla Stazione Rogers la disfida del “Quadrato rosso” di Malevič
Scoppiava la prima guerra mondiale e Kazimir Malevič con un'opera provocatoria e spiazzante dava il via a una delle più importanti avanguardie del secolo scorso. La composizione si chiama “Quadrato nero” e la corrente è il Suprematismo che si affaccia nella Russia e poi nell'Unione Sovietica. Considerato oggi uno dei grandi esponenti dell'arte moderna, l'ucraino Malevič è rimasto per moltissimo tempo quasi sconosciuto nel mondo occidentale. Dopo la prima opera seguiranno “Quadrato bianco” e “Quadrato rosso” ma come dicevano i membri dell'Unovis: “Ci capiranno tra cent'anni”. A tutto ciò si ispira il progetto “Quadrato rosso” organizzato alla Stazione Rogers nella rassegna Archiletture da Margherita De Michiel e Giovanni Fraziano, previsto oggi e domani in presenza con Green pass e in diretta streaming sui canali social di Stazione Rogers. Oggi alle 18 il collettivo studentesco Kosmica KRD propone l'evento “KRD vs Krasnyj Kvadrat” e a seguire viene proiettato il filmato “Urgant di sera – bel tempo si spera”, mentre domani alle 10 verrà aperta la mostra di Kosmica KRD e alle 19 sarà la volta dell'incontro “Quadrato rosso”. Margherita De Michiel e Giovanni Fraziano guidano il pubblico in un mini ciclo ermeneutico di pedalate con Malevič: il primo percorso verteva sulla riflessione intorno all'opera “Quadrato nero” dell'artista ucraino, uno dei quadri più discussi della storia dell'arte, il secondo accompagnava nelle avventure del “Quadrato bianco”, opera che esponendo l’invisibile lasciava aperto il suo risultato enigmatico e interrogativo. Rimaneva da appendere il terzo ideale, il “Quadrato rosso”, magari meno assoluto ma non certo meno problematico degli altri due. De Michiel e Fraziano, nei ruoli di relatore e agente provocatore, continuano in forma di serio divertissement le loro valutazioni e risposte in ordine sparso per imparare a vedere il visibile. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo