Campiello in diretta su Rai5 affidato alla verve di Neri Marcorè e Geppi Cucciari

Campiello 54° edizione. Lo storico Premio letterario, che vanta un percorso adamantino anche grazie ai 300 giurati (anonimi) sparsi in tutta Italia, è stato presentato ieri a Milano, in villa Necchi...
BALZANO Marco, writer.2012 © BASSO CANNARSA
BALZANO Marco, writer.2012 © BASSO CANNARSA

Campiello 54° edizione. Lo storico Premio letterario, che vanta un percorso adamantino anche grazie ai 300 giurati (anonimi) sparsi in tutta Italia, è stato presentato ieri a Milano, in villa Necchi Campiglio, una delle più prestigiose conquiste del Fai. Folla. Molti rimasti fuori. Il che depone bene (il numero dei presenti, non di quelli che sono rimasti fuori).

Il Premio avrà quest'anno risonanza particolare in quanto la finale - 10 settembre 2016 - sarà trasmessa su Rai 5 in diretta dal Teatro La Fenice di Venezia. Conduttori della serata, come già da quattro anni, Geppi Cucciari e Neri Marcoré. Roberto Zuccato, presidente della Fondazione Campiello e di Confindustria Veneto, ha tenuto a ringraziare Monica Maggioni, presidente Rai e Pasquale d'Alessandro, direttore Rai 5, per l'attenzione e la sensibilità mostrata nei confronti del Campiello e ringraziamento particolare agli sponsor (main partner Umana, Eni, Save, Allianz) senza i quali la manifestazione non si sarebbe potuta realizzare.

Ernesto Galli della Loggia, storico e docente universitario, presidente della giuria 2016 (composta da 11 giurati ufficiali) si è dichiarato onorato di questo incarico, che gli impone grandi responsabilità. La rosa dei concorrenti, come sempre, è imponente ("In Italia sono più quelli che scrivono che quelli che leggono"…) e ogni tanto qualche bel talento salta fuori.

Presentatore a Milano è stato il comico e conduttore televisivo Enrico Bertolino, che con molta verve ha animato la manifestazione in un format inedito: una carrellata dei momenti salienti del Campiello con interventi di componenti della giuria e di precedenti vincitori del premio e personalità del mondo della cultura. Una novità sono stati anche gli intermezzi di lettura di brevi stralci delle cinque opere finaliste del Campiello Giovani. A leggerli: Roberto Vecchioni (sì, il cantautore), Carmine Abate, Stefano Zecchi, Philippe Daverio. Questa sezione Premio Giovani, riservata a concorrenti in età tra i 15 e i 22 anni, vede quest'anno una cinquina tutta femminile: Ludovica Medaglia (17 anni), Martina Pastori (19) Sonia Aggio (20), Gaia Tomassini e Carmelita Noemi Zappalà (21). Tomassini, triestina, ha già partecipato (e vinto) precedenti concorsi, di cui il "Carattere di donna" di Pavia e quello di Pordenone indetto dal Centro Studi Europei. Gaia scrive «da quando aveva 13 anni», con inclinazione per i «racconti surrealisti». Al Campiello concorre con il racconto "Benedetta si è tinta i capelli".

Magari gli italiani non leggono molto ma è certo che la competizione letteraria non manca e incomincia presto. Per concludere, alcune frasi celebri "Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli" (Emilio Salgari); "La letteratura è una immortalità all'indietro" (Umberto Eco) e c'è la verità da tutti sperimentata: il buon libro che ci aspetta la sera sul comodino, prima di andare a dormire.

Carla Maria Casanova

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