Compie vent’anni il Gruffalò il mostro ora in grande formato
Compie vent'anni il Gruffalò, il mostro amato da più generazioni di bambini che è il sorprendente compagno del topolino nella celebre storia ambientata nel bosco frondoso. Scritto da Julia Donaldson e illustrato da Axel Scheffler, "Il Gruffalò" (Emme Edizioni, pp. 44, euro 14,90) torna in libreria nella traduzione di Laura Pelaschiar in un grande formato completo di uno scenario cartonato per giocare con i personaggi da staccare e di una scheda che racconta la nascita del libro, il suo successo in tutto il mondo e il passaggio sul grande schermo e a teatro. Perché piace sempre tanto questa storia? Perché spiazza i lettori di tutte le età per la furbizia del topolino che riesce a prendersi gioco degli animali più pericolosi della foresta e per l'arrivo a sorpresa del grande mostro che suscita più tenerezza che autentica paura. E poi per il felice connubio tra testo in rima e disegni, una combinazione che conquista e permette di sentirsi parte delle avventurose peripezie tra gli animali del bosco.
Parla di inclusione, di interculturalità e della nuova Italia formata da persone di diversa provenienza l'ultima prova narrativa del napoletano Daniele Aristarco, ex insegnante, drammaturgo e regista teatrale: "Io vengo da - Corale di voci straniere" (Einaudi Ragazzi, pp. 192, euro 12,90), illustrato da Giordano Poloni, è un libro appassionato e denso che parte dalla scuola. In una classe gli studenti si presentano al professore: quasi la metà di loro è arrivata da poco, sono italiani di nuova generazione, ognuno con la sua piccola storia personale. C'è Rodrigo che viene dal Cile e Paolo-Chang che viene dalla Cina, Zoe che viene dall'Italia ma non è italiana e poi quelli che vengono da paesi invisibili o problematici come il Kurdistan o da posti speciali come Lampedusa, l'isola italiana più vicina all'Africa che spesso ospita per prima gli immigrati. Raccontano la loro vita e il lettore non fa fatica a immedesimarsi nei protagonisti perché, come scrive Aristarco: «La lettura consente di vivere molte vite e aiuta a comprendere gli altri. A stare in ascolto». Si può essere stranieri in tanti modi diversi e la condizione di straniero può rappresentare un rischio ma anche una possibilità, può essere quello stupore che si sostituisce all'abitudine. Bellissimi i disegni di Giordano Poloni a cominciare dall'azzeccato passaporto della copertina.
Uno straordinario e poetico romanzo, tradotto da Silvia Mercurio e accompagnato da tavole ispirate, è “Gli amori di un fantasma in tempo di guerra” del visionario fumettista e artista francese Nicolas de Crécy (Einaudi Ragazzi, pp. 216, euro 19,90) che mescola la storia del ’900 al fantasy nell'inventare il diario di un piccolo fantasma domestico di 89 anni. Dopo una breve fuga notturna da casa, il fantasmino non ritrova più i genitori: comincia allora un viaggio misterioso e malinconico insieme al cugino Boris e poi con la fantasmina Lili, fatta di una bella stoffa orientale satinata, un pellegrinaggio per l'Europa dove appaiono minacciosi i Fantasmi Acidi, abbigliati proprio come i nazisti, ma anche l'organizzazione clandestina dei Resistenti. L'intrepido fantasma e la sua fidanzata lasceranno insieme il tranquillo nascondiglio nella casa per contribuire alla lotta contro il male. —
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