Da Lazlo di Casablanca a Nora Gregor: a Trieste torna il festival “I mille occhi” e raddoppia

Da lunedì il festival con tante riscoperte e celebrazioni: l’attore triestino Henreid, i 50 anni dalla morte di Buzzati, la diva goriziana e l’attrice “sparita” Maria Frau
Federica Gregori

TRIESTE Si aprirà lunedì con il film-omaggio a una diva di cui si erano perse le tracce da ben 65 anni, Maria Frau, per rivivere il giorno dopo l'incredibile percorso attoriale di un triestino molto amato nella Hollywood degli anni 40, Paul Henreid; fino a riscoprire, giovedì, una delle più importanti pellicole nella parabola vissuta da un'altra star di casa nostra, la goriziana Nora Gregor. Internazionale nel respiro ma con radici che affondano nel territorio e nella città, il festival “I mille occhi” torna nell'anno più bizzarro e fertile della sua storia ventennale: dopo un'edizione primaverile, già straordinaria nel suo sostituire l'appuntamento annuale di settembre, ecco, per la prima volta, un'edizione bis, inedita e invernale. Proposta audace dovuta anche ai recenti arrivi in forza alla creatura di Sergio Grmek Germani, i direttori Olaf Möller e Giulio Sangiorgio: il festival, così, non si ferma e rilancia, spalancando le sue visioni su film e personaggi da rivalutare o scoprire per la prima volta.

Quattro giorni in sala - il Cinema Ariston - da lunedì 12 a giovedì 15, uno online - venerdì 16, con una masterclass su Dino Buzzati -, una notte televisiva - sabato 17 a Fuori orario, Rai 3 -, due anteprime, al cinema e in tv.

Un Dino Buzzati che fa capolino da una misteriosa selva di occhi fluttuanti nella locandina illustrata dal fumettista Sergio Ponchione annuncia il fulcro della proposta dell'edizione: la retrospettiva dedicata alla riscoperta dei film ispirati e tratti dal grande autore milanese Dino Buzzati, a 50 anni dalla morte, dal primo film al via della programmazione "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" di Lorenzo Mattotti, lunedì alle 14.30, all’ultimo, anzi, agli ultimi: ben tre quelli della notte di Fuori orario. L'inaugurazione di lunedì conterà sull'anteprima mondiale (ore 18.30) di "Maria Frau. L’attrice che spense la sua stella" di Sergio Naitza, autore sardo che ha eletto il Friuli Venezia Giulia a sua seconda casa.

«Intelligente, sincero e affascinante». Parola di Bette Davis, che ci lavorò negli anni '60: e il triestino Paul Henreid, il Victor Lazlo di "Casablanca", sarà il giorno seguente al centro di "The Double Life of Paul Henreid" in collegamento con l'autore Mark Rappaport cui sarà dedicato un altro segmento del festival.

In vena di raddoppi, I mille occhi bisseranno anche il principale riconoscimento del festival, il premio Anno uno, che verrà assegnato a una doppia coppia: Antonio Rezza e Flavia Mastrella, già Leone d’oro per il teatro, presenteranno a Trieste i loro nuovi lavori da solisti, "Il Cristo in gola" di Rezza e "La legge - La Costituzione recitata dagli animali con la voce del padrone" di Mastrella: occasione per conoscere «l’opera e i nuovi lavori di due dei maggiori, radicali, talenti teatrali, letterari, performativi, cinematografici italiani».

Il secondo premio Anno uno speciale andrà a un’altra strana coppia, Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, per il film "Gli ultimi giorni dell’umanità". «Un modo - spiegano dal festival - per continuare a celebrare un critico fondamentale per la nostra ricerca e un regista che è riuscito a dare voce alle sue magnifiche ossessioni». Sempre attenti alle riscoperte di figure del territorio I mille occhi non faranno mancare, infine, un approfondimento sulla figura di Francesco Penco e sul fondo cinematografico ritrovato del grande fotografo triestino.

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