Dalla Dama bianca all’Orco un caleidoscopico immaginario di fiabe goriziane

La mitica Dama bianca del castello di Gorizia e la Madonna delle tempeste, l’Orco beffato ma anche Luigino e il cialciùt, e ancora la leggenda del San Valentin: tante le storie, le leggende e i...
La mitica Dama bianca del castello di Gorizia e la Madonna delle tempeste, l’Orco beffato ma anche Luigino e il cialciùt, e ancora la leggenda del San Valentin: tante le storie, le leggende e i personaggi legati alla storia di Gorizia e al suo territorio. Un caleidoscopio da cui zampillano trame animate da personaggi affascinanti, che tutti abbiamo, prima o poi, sentito nominare.


«Eppure - si chiede l’autrice
Antonella Gallarrotti
, che le ha inseguite e ricostruite minuziosamente come tasselli di un puzzle fantasmagorico - quanti conoscono davvero il plot di ciascuna fiaba? E quanti sanno dove reperire queste storie?». Per colmare questo gap arriva la suggestiva raccolta “
Fiabe e leggende goriziane. Un racconto bibliografico
”, il volume che Gallarotti ha consegnato all’editore
Libr
eria Antiquaria Drogheria 28
, e che si presenta domani alle 18, alla sala Espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia (via Carducci 2), nell’ambito della mostra “Gorizia magica”. Per l’occasione sarà presentato anche il catalogo della mostra, realizzato con prefazione di Hans Kitzmuller.


Il libro sulle fiabe e leggende goriziane, strettamente legato al mondo dell’immaginario dei bambini e degli adulti, accompagna i bimbi e i genitori moderni alla riscoperta delle radici della propria fantasia, permettendo di riscoprire storie quasi dimenticate, di osservare come da una zona all’altra di una medesima storia esistano delle varianti di contenuto. «Come nel 1968 Antonio Faeti, con il suo libro “Guardare le figure”, portava in superficie un mondo di illustratori-figurinai di libri per bambini caduti in oblio, così - spiega l’editore Simone Volpato - Antonella Gallarotti cerca di restituire il volto a una miriade di piccole storie e leggende nella speranza che vengano di nuovo lette, raccontate e forse imparate anche a memoria».


Per l’occasione sarà possibile visitare la mostra “Gorizia Magica” con la sua nuova sezione che include anche un alfabetiere in lingua tedesca, un gioco della dama prodotto negli anni della Grande Guerra, un Monopoli del 1935, una “Macchina a vapore per esperienze da tavolo” degli anni ’50 e una scatola per costruzioni meccaniche marca Ufsa, alternativa italiana al prodotto inglese Meccano, insieme a una gru escavatrice di marca Mfz, prodotta nel territorio di occupazione americana in Germania negli anni Quaranta-Cinquanta, tutti materiali messi a disposizione da collezionisti privati.


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