Dego, un violino per Brahms

PORDENONE. Considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi, a seguito dell'immediato successo del suo disco di debutto per Deutsche Grammophon con i “24 Capricci” di Paganini, Francesca Dego ha intrapreso una splendida carriera violinistica a livello internazionale. Torna a Pordenone, martedì alle 20.45, dopo il concerto che l'ha vista applaudita solista nella serata finale della Stagione 2014/15. Questa volta sarà protagonista nel celebre “Concerto per violino in re maggiore op.77” che Johannes Brahms dedicò all'amico violinista Joseph Joachim, affiancata dalla Filarmonica di Mannheim (in programma anche Schumann e Strauss), una formazione che in pochi anni ha ottenuto il riconoscimento del pubblico e della critica più accreditata.
Fondata nel 2009 da Boian Videnoff con l'obiettivo di offrire a giovani musicisti una qualificata opportunità per entrare nel mercato del lavoro, l'orchestra si è esibita nelle più prestigiose sale da concerto in Europa e realizzato diverse tournée in Asia. Francesca Dego nasce a Lecco nel 1989, debutta da solista a soli 7 anni in California con un concerto di Bach, in Italia a 14 con Beethoven e l'anno dopo suona con Shlomo Mintz al Teatro d'Opera di Tel Aviv. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, dal 2013 al 2015 si è dedicata all'incisione delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Tra le varie collaborazioni i Cameristi della Scala, la European Union Chamber Orchestra, la Verdi di Milano, la Sinfonica Arturo Toscanini, la Royal Philharmonic Orchestra, l'Orchestra Sinfonica del Teatro Colon di Buenos Aires, l'Orchestra dell'Arena di Verona e la Sinfonica del Teatro "Verdi" di Trieste.
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