Esce il biopic su Hawking, re del tutto

Il film diretto da James Marsh racconta la vita del celebre e geniale scienziato

ROMA. S'intitola «The theory of everything» (La teoria del tutto), il film biografico dedicato al luminare della scienza Stephen Hawking, nelle sale italiane a fine febbraio. La pellicola è prodotta da Working Title (Universal) e dal set arrivano le prime foto. A interpretare lo scienziato, celebre per le sue ricerche sull'origine dell'universo e sui buchi neri, sarà Eddie Redmayne («I miserabili»). Nei panni della sua compagna c’è Felicity Jones. La regia invece è affidata all'inglese James Marsh, che nel 2008 vinse l'Oscar per il miglior documentario con «Un uomo tra le torri».

L'opera porterà sul grande schermo la vicenda umana di Hawking da un punto di vista inedito: la sua storia d'amore con Jane Wilde, una studentessa d'arte che conobbe mentre studiava a Cambridge all'inizio degli anni '60. Nonostante all'epoca fosse stata già diagnosticata la malattia che avrebbe costretto il fisico su una sedia a rotelle per il resto della vita, ciò non è stato d'impedimento alla relazione tra i due, che si sposarono pochi anni dopo. Il loro rapporto, pur influenzato dallo stato di salute e dal successo professionale di Hawking, è andato avanti tra alti e bassi fino al divorzio del 1995.

Il cast si completa con Emily Watson, David Thewlis, Charlie Cox, Simon McBurney, Maxine Peake e Harry Lloyd. La sceneggiatura è firmata da Anthony McCarten. «The theory of everything» non è il primo film su Stephen Hawking: nel 2004 uscì prodotto dalla Bbc «Hawking», stesso titolo di un'altra opera biografica uscita nel 2013.

Stephen William Hawking, classe 1942 è un fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico, fra i più importanti e conosciuti del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l'origine dell'universo. Pur essendo condannato all'immobilità da una malattia del motoneurone, ha occupato la cattedra lucasiana di matematica all'Università di Cambridge (la stessa che fu di Isaac Newton) per trent'anni. Hawking è costretto dalla patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale e la sua immagine pubblica, complice l'apparizione in molti documentari e trasmissioni televisive, è divenuta una delle icone popolari della scienza moderna, come già accaduto ad Albert Einstein. È membro della Royal Society, della Royal Society of Arts, della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2009 ha ricevuto la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza degli Stati Uniti d'America, conferitagli dal presidente Obama. In collaborazione con James Hartle, ha sviluppato dagli anni ottanta un modello cosmologico in cui l'universo non ha confini nello spaziotempo, sostituendo il Big bang, inteso come singolarità iniziale, con un modello matematico che descritto per analogia come la regione di un polo terrestre: nessuno può viaggiare più a nord o più a sud dei rispettivi poli perché non esiste un contorno.

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