Ezio Bosso si fa in tre per il “Verdi”
La nuova stagione riparte col pianista il 10 settembre, il 13 ottobre la star del violino Sergej Krylov

TRIESTE. “Vivere il Verdi sulle ali della passione” è quanto ha auspicato il sovrintendente Stefano Pace alla conferenza stampa di presentazione della nuova stagione lirico-sinfonica, tenutasi ieri mattina al Teatro Verdi, presenti il sindaco Roberto Dipiazza e il direttore artistico Paolo Rodda. Dopo i ringraziamenti di prammatica alle maestranze del teatro e allo staff dirigenziale nonchè al Comune di Trieste e a tutti gli sponsor pubblici e privati, Pace ha tracciato un breve bilancio della stagione che sta per chiudersi, sottolineando un’affluenza di pubblico in crescita del 15%, poi l’aumento della produttività che ha portato a una grande visibilità, capace di attrarre nuovi sostenitori e sponsor anche stranieri come la Sawakami Opera Foundation.
Naturalmente il Teatro Verdi – ha ribadito Pace - proseguirà e svilupperà la propria attività sul territorio, rafforzando la collaborazione col Teatro Giovanni da Udine, il Verdi di Pordenone e con l’Ert ma anche con gli stati confinanti.
Sempre più Teatro di frontiera dalla vocazione mitteleuropea – come ha sottolineato anche il sindaco Dipiazza - il Verdi intende, inoltre, impegnarsi per estendere a est la propria attività internazionale, come testimonia l’importante accordo – già pienamente operativo - siglato di recente con il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor. Di seguito Paolo Rodda, premettendo che tra i protagonisti in cartellone ci saranno molti interpreti giovani di grande valore in quanto vincitori di importanti concorsi internazionali, è passato a illustrare la nuova programmazione che si svilupperà su tre filoni ovvero la stagione sinfonica, la stagione di Opera e Balletto e la stagione del Ridotto. Quest’ultima si svolgerà principalmente nella Sala de Sabata, con diversi sconfinamenti però anche in regione, e proporrà più di quaranta appuntamenti che vanno dalle lezioni-concerto alle opere brevi, con la novità delle lezioni d’opera e le attività negli istituti scolastici, a testimonianza dell’importante missione formativa e divulgativa che la Fondazione rivolge ai ragazzi in età scolastica.
Nel dettaglio, si riparte il 10 settembre con il concerto straordinario fuori abbonamento affidato a una personalità carismatica come quella di Ezio Bosso che, nella triplice veste di direttore, pianista e compositore, proporrà un programma di musiche proprie abbinate a pagine di Beethoven.
Quindi la stagione sinfonica proseguirà con cinque concerti in abbonamento sui tradizionali due turni di venerdì e sabato: il 15 settembre torna sul podio Oleg Caetani con un programma dedicato a Rossini, Wagner e Sostakovic; il 22 lo spagnolo Pedro Halffter Caro e la violinista Alina Pogostkina proporranno musiche di Stokowski, Alban Berg e Berlioz; il 29 la bacchetta in rosa di Marta Gardolinska affiancata dal pianista Daniel Petrica Ciobanu farà ascoltare brani di Boccherini, Prokof’ev e un raro Lutoslawski; il 13 ottobre sarà la volta di un acclamato virtuoso come il violinista Sergej Krylov e del maestro Kahchun Wong (musiche di Paganini e Mahler); gran chiusura il 20 con i Carmina Burana di Orff e la prima assoluta di una pagina composta da Marco Taralli su commissione del Teatro Verdi, direttore Alessandro Cadario.
A distanza di un mese, il 17 novembre, inaugurazione della stagione lirica con “Evgenij Onegin” di Caikovskij, dirige Fabrizio Maria Carminati, regia di Vera Petrova. Dal 27 al 31 dicembre andrà in scena il balletto “Giselle” di Adam con il Corpo di ballo del Teatro di Maribor e la coreografia di Rafael Avnikjan. L’anno nuovo si aprirà nel segno di Verdi con un con un titolo amatissimo e temutissimo come “Il Trovatore”, in scena dal 19 gennaio, regia di Filippo Tonon, direttore Francesco Pasqualetti e protagonista Antonello Palombi, reduce da grande successo ottenuto al Met in questo ruolo; a seguire, l’omaggio a Donizetti con “La Fille du régiment”, in scena dal 16 febbraio per la regia di Davide Livermore (direttore Simon Krecic) e “Lucia di Lammermoor” dal 23 marzo, regia di Giulio Ciabatti e la direzione di Fabrizio Maria Carminati.
Il 20 aprile ritorna Mozart con il “Così fan tutte” diretto da Oleg Caetani, regia di Giorgio Ferrara, quindi Rossini con “L’italiana in Algeri” (regista Stefano Vizioli, direttore George Petrou) dal 25 maggio e, infine, ancora Verdi con “La traviata” dal 22 giugno, per la regia di Henning Brockhaus, scene di Svoboda/Leonori e la bacchetta di Pedro Halffter Caro. Inoltre, sono stati inseriti nella programmazione due importanti eventi per ricordare le figure di Giorgio Vidusso e Raffaello de Banfield, rispettivamente a un anno e nel decennale della scomparsa.
La campagna abbonamenti prende il via venerdì 9 giugno e termina il 25 novembre (info: www.teatroverdi-trieste.com).
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