A Francesca Albanese il Premio speciale della Fondazione Luchetta

Il premio sarà consegnato il 21 novembre al Teatro Miela di Trieste alla Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati

Francesca Albanese
Francesca Albanese

Dal 21 al 23 novembre prossimi Trieste ospita al Teatro Miela le Giornate del Premio Luchetta. Venerdì 21 si inaugura la 22esima edizione del Premio Luchetta. L’appuntamento è alle 17.30 con Daniela Schifani Corfini Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, e Fabiana Martini, segretaria della giuria del Premio, per i saluti di apertura e la presentazione di “Bambini senza nome”, lo speciale prodotto dalla Rai dedicato al giornalismo sul campo.

Le sofferenze dei minori e le storie più difficili: ecco i vincitori del Premio Luchetta
Lo scatto di Haitham Imad (Epa) vincitore della categoria Fotografia

A seguire, la consegna del Premio speciale della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin 2025 a Francesca Albanese, premiata — recita la motivazione — «per aver da subito denunciato che quanto stava accadendo a Gaza e in Cisgiordania si configurava come un crimine di genocidio, come è stato confermato dalla Commissione speciale dell’ONU il 16 settembre 2025, opera che le ha procurato un isolamento intimidatorio. Bisogna, oggi più che mai, difendere il lavoro per la ricerca della pace che svolgono le Nazioni Unite attraverso le sue Istituzioni, che troppo spesso vengono derise da chi basa il proprio agire sulla violenza. L'opera di Francesca Albanese è uno straziante grido di allarme sul crollo del diritto internazionale con il quale l'umanità, a partire dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948, ha cercato, senza riuscirci, di voltare pagina dopo le tragedie delle due guerre mondiali e il genocidio degli ebrei che hanno insanguinato il secolo scorso». La prima giornata si concluderà con lo spettacolo a ingresso libero “Odissea minore”, progetto di e con Nicola Chio, Christian Elia e Miriam Selima Fieno.

Sabato 22 si inizia alle 11 con “Il sistema di violenza della Rotta balcanica”, dibattito moderato da Gianfranco Schiavone, presidente di ICS-Consorzio italiano di solidarietà, con Alessia Candito (La Repubblica), vincitrice nella categoria Rotta balcanica con “I fantasmi della Rotta balcanica”, le finaliste nella stessa categoria Anna Piuzzi (La Vita Cattolica) con “I morti senza nome lungo la Rotta balcanica”, e Anna Vitaliani (Rai TGR Friuli Venezia Giulia con Renato Orso) con “Tra speranza e paura”, e Roberta Altin dell’Università degli Studi di Trieste.

Alle 15.30 la tavola rotonda dal titolo “Sfruttamento e nuove schiavitù tra economie predatorie e cambiamenti climatici” darà avvio al programma pomeridiano.

Sul palco del Teatro Miela saliranno Marina Sapia (In mezz’ora, Rai 3), vincitrice nella categoria TV News con “Mani nude”, Gianluca Diana (RSI Rete due), vincitore nella categoria Radiofonia con “Africana Soap, i bambini della soda”, Tom Parry (Al Jazeera), finalista nella categoria Stampa internazionale con “In Kenya, girls are sold into marriage to stave off starvation from draught”. Il programma prosegue poi con innumerevoli appuntamenti. 

Argomenti:cultura

Riproduzione riservata © Il Piccolo