Garcia Marquez torna a casa: le sue ceneri a Cartagena
Gabo torna a casa. Per decisione della famiglia dello scrittore premio Nobel, a dicembre le ceneri di Gabriel Garcia Marquez -morto nell'aprile dell'anno scorso a Città del Messico- riposeranno a Cartagena de Indias, la città della costa caraibica della Colombia alla quale è sempre rimasto legato. Lo ha annunciato Juan Gossain, governatore del dipartimento di Bolivar - di cui Cartagena è il capoluogo - sottolineando che si tratta di «una decisione presa dalla moglie dello scrittore, Mercedes Barcja, e i figli Gonzalo e Rodrigo». Le ceneri dell'autore di “Cent'anni di solitudine” saranno portate a dicembre dalla capitale messicana a Cartagena, dove saranno seppellite nel Chiostro De la Merced, un antico monastero nel centro storico della città, dove attualmente si trova una delle sedi dell'università locale.
Garcia Marquez aveva un rapporto particolare con Cartagena, dove arrivò per prima volta nel 1948, fuggendo da Bogotà dopo la chiusura dell'università che frequentava nella capitale, ed è lì che cominciò a lavorare come giornalista per il quotidiano El Universal. Lungo gli anni, lo scrittore mantenne sempre un piede nella città - che usò come ambientazione per alcuni dei suoi testi, come “L'amore ai tempi del colera” - dove vivevano i suoi genitori e dove istallò la sede della sua fondazione “per un nuovo giornalismo iberoamericano”. Jaime Abello, attuale direttore della fondazione, ha sottolineato che «Cartagena è il posto dove Garcia Marquez ha costruito la sua casa, l'unica che ha costruito nella sua vita, dove vivono ancora vari suoi famigliari e dove sono sepolti i suoi genitori». Oltre alla sua casa a Cartagena, Garcia Marquez manteneva residenze a Città del Messico, Bogotà e Parigi ma, come ha segnalato Abello, «non ha mai smesso di sentirsi colombiano, anche se viveva all'estero da molti anni».
Riproduzione riservata © Il Piccolo