Garfunkel, il musicista che ama James Joyce

Domani sarà accompagnato sul palcoscenico del “Rossetti” di Trieste dal chitarrista Tab Laven e dal tastierista Cliff Carter
Di Maurizio Lozei

Art Garfunkel sarà di scena domani sera al Politeama Rossetti di Trieste alle 21. E questo, di per sé, è davvero un avvenimento.

Garfunkel, soprattutto per l'associazione con Paul Simon, è uno di quei nomi che ha fatto la storia della canzone americana e internazionale. Con Dylan, Frank Zappa, Byrds, Chicago e Doors, Simon & Garfunkel rimangono autentici monumenti "a stelle e strisce" di un genere, il rock, di cui molti non si sono ancora avveduti del prematuro decesso. E pertanto assistere alla performance di Art Garfunkel significa riscoprire e riassaporare il talento di uno dei veterani e reduci di quel movimento culturale e musicale che soprattutto dal 1964, anno della trionfale entrata dei Beatles negli Stati Uniti, sino al 1970, momento culminante del fenomeno sinfonico/progressivo, sembrò per davvero poter mutare equilibri e stili di vita all'insegna del dialogo e della condivisione.

Le canzoni di Simon & Garfunkel furono colonna sonora di quei tempi colorati di magia e di innocenza, quando molti ancora percepivano (forse non sapevano che Platone, parecchi secoli prima lo aveva già scritto nella sua "Repubblica") che la musica poteva davvero avviare dei processi di cambiamento nella società.

Con la loro chiara denuncia contro la guerra nel Vietnam e la volontà di battersi per un mondo aperto e solidale, Simon & Garfunkel presero una posizione netta e decisa sugli avvenimenti del tempo. Simon scrisse le perle che ancora oggi risplendono, Garfunkel mise a disposizione la sua splendida voce da contralto. Assieme all'ingegnere del suono Roy Halee, Art fu anche protagonista nella produzione dei loro maggiori capolavori: "Bookends" (Columbia 1968) e "Parsley, Sage, Rosemary and Thyme" (Columbia 1966). Del grande successo internazionale "Bridge over troubled water" (Columbia 1970) rimangono oggi, soprattutto, la title track e l'indimenticabile "The Boxer").

Cosa combina Garfunkel, dunque, nell'universo tenero e malinconico creato da un Paul Simon maestro nell'analisi delle umane paure? È fantastico controcanto nella commovente "America" (da Bookends), a strappare le lacrime per un protagonista che con la sua compagna cerca motivi di esistenza nell'ancora giovane, sterminata e selvaggia nazione. È suadente e persuasivo nella nitida e fotografica descrizione della fine di una relazione in "Overs" (sempre da Bookends). È implacabile nella scansione del coro finale di "The Boxer" (da “Bridge over troubled water”), una produzione massiccia sulla traccia di Phil Spector con l'indovinata miscela del fingerpicking di Simon e degli archi in cui, inesorabile, si visualizza l'ennesimo perdente di un'esistenza che presenta sempre a tutti il proprio conto salato. È, soprattutto, il solista di "Bridge over troubled water", gospel creato con fine perizia da Simon con un testo che non sfigurerebbe nei biblici Salmi. Tre strofe che rendono Garfunkel immortale. Nella seconda strofa, Art è perfetto nel sussurrare all'amico: «Quando la sera calerà spietata, ti conforterò, sarò dalla tua parte. Quando arriverà l'oscurità e il dolore ti circonderà, come un ponte sull'acqua tempestosa mi distenderò».

Ma dietro al successo, qualcosa inizierà a scricchiolare. «Molte volte sul palco - disse Simon allo scrittore Patrick Humphries - seduto in un angolo, osservavo il pubblico applaudire e osannare mentre Artie cantava Bridge. E io pensavo: questa canzone è mia, gente. Grazie tante, sono io a averla scritta».

Il percorso di Simon & Garfunkel si concluderà qui. Successivamente, ci saranno diverse reunion, ma la stagione giusta era trascorsa. Mentre Simon continuerà la sua ricerca musicale raggiungendo altre spiagge e paralleli con i suoi album solisti, Artie sarà attore in diverse pellicole, "Comma 22" (1970, c'era pure Orson Welles), "Conoscenza carnale" (1971, assieme a Jack Nicholson).

Nella sua carriera solista è interprete di brani di successo ("I only have eyes for you", "Bright eyes" tra i tanti brani). Professore di matematica, appassionato di letteratura, Garfunkel sarà accompagnato domani dal chitarrista Tab Laven e dal tastierista Cliff Carter. Ha detto di amare James Joyce: speriamo gli sia di ispirazione a Trieste.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo