Gianfranco Plenizio, la musica del cinema

Addio al compositore nato in Friuli, aveva lavorato con Fellini e Monicelli

ROMA. Si è spento a Roma Gianfranco Plenizio, compositore e direttore d'orchestra di colonne sonore, da Federico Fellini a Mario Monicelli. Una vita per la musica, la sua.

Musicologo, ha collaborato alla musica per film di cineasti: da Billy Wilder a Luigi Comencini, da Pietro Germi a Ermanno Olmi, da Luigi Magni a Marco Bellocchio, da Francesco Rosi a Ettore Scola, da Elio Petri a Brian De Palma. Il funerale è previsto per oggi a Roma. Nato a San Lorenzo di Sedegliano, in provincia di Udine, il 10 gennaio del '41, ha studiato pianoforte e composizione con Enrico De Angelis Valentini e direzione d'orchestra con Franco Ferrara e Zoltan Pesko. Aveva iniziato una brillante carriera pianistica sia come solista che in complessi cameristici, per poi dedicarsi alla direzione d'orchestra: debuttando a soli 25 anni come direttore d’orchestra del “Barbiere di Siviglia” di Rossini. Per poi girare tutto il mondo con le orchestre più prestigiose, da Santa Cecilia alla London Symphony, dalla Rai di Roma e Torino all'Orchestra Filarmonica Ceca, dall'Orquesta Nacional de España all'Orchestre de Genève. Come pianista o direttore ha inciso per Rca, Ricordi, Fonit-Cetra, Sampaolo, Frequenz, Musikstrasse. Era autore di numerose composizioni: la sua “Suite africana” per due flauti e pianoforte è stata eseguita, tra l'altro, alla Carnegie Hall di New York. L'Opera-balletto scritta per il film muto “Faust” di Murnau è stata portata dai Solisti Aquilani in diverse città italiane con grande successo.

Come musicologo, si era dedicato alla ricerca della vocalità cameristica dell'Ottocento italiano e aveva collezionato migliaia di documenti musicali creando il più grande archivio al mondo di romanze italiane.

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