Il ’68 di Godard apre il Trieste Film Festival
Il 19 gennaio “Sympathy for the Devil” sul rock dei Rolling Stones e un infuocato dj set elettro-balcanico con Shantel

TRIESTE. Un esaltante inizio “rivoluzionario” è quello della 29° edizione del Trieste Film Festival che apre in musica venerdì 19 gennaio al Teatro Miela con la proiezione in pellicola di “Sympathy for the Devil” del padre della Nouvelle Vague, Jean-Luc Godard, film-manifesto del ’68 a cui il Festival dedica quest’anno la sua principale retrospettiva. Mick Jagger, Anne Wiazemsky, le sessioni di registrazione in studio dei Rolling Stones nel cuore culturale europeo dell’epoca, la swinging London... del film e dello spirito di un’epoca si parlerà in un incontro con grandi ospiti che precederà la proiezione in sala.
«Quest’anno nello spirito del ’68 facciamo una sorta di “contro-inaugurazione” - dice Fabrizio Grosoli, direttore artistico del Trieste Film Festival insieme a Nicoletta Romeo - basata sull’idea che ricordare il ‘68 non significa fare pedante archeologia ma collegarsi da una parte col cinema che ha fondato la modernità, e quindi non a caso abbiamo scelto un film di Godard, e dall’altra con la musica rock del periodo che ha segnato gli anni a venire. Abbiamo pensato che la sintesi perfetta fosse il film di Godard “Sympathy for The Devil” (One plus One) incentrato proprio su una band di culto, i Rolling Stones».
Aggiunge Nicoletta Romeo: «”REBELS 68. EAST 'N' WEST REVOLUTION”, come s’intitola la retrospettiva, è fedele allo spirito del Festival, che indagherà questa stagione straordinaria del secondo Novecento da un doppio punto di vista, quello dei cineasti dell’Europa dell’Ovest, con autori come Godard, Roeg, Bellocchio e Bertolucci, e quello dell’Est, con nomi come come Pintilie, Dezső, Němec, Makavejev e Žilnik. Autori apparentemente distanti, ma accomunati da punti di contatto inaspettati e da un’estrema creatività».
Come nella consuetudine del Festival, i direttori artistici hanno voluto che l’inaugurazione fosse una serata di festa all’insegna della tradizione culturale che guarda all’area centro orientale dell’Europa. Ecco quindi, dopo dieci anni, il ritorno a Trieste di Shantel, l’artista che meglio incarna questo spirito, con un infuocato dj set. Produttore discografico, cantante e disc jockey tedesco con radici familiari in Bucovina, Shantel è diventato il re dei party di mezza Europa con i suoi irresistibili mix tra musica balcanica ed elettronica, conquistando definitivamente le platee internazionali, girando in tour con la sua Bucovina Club Orkestar. A lui quindi il compito di coronare la giornata inaugurale del Trieste Film Festival al Teatro Miela con il suo shaker di Balkan Beats, Gypsy-Grooves, Freestyle Electronica e di Russian-Disco, per un esplosivo omaggio alla forza musicale dell’est europeo. L’evento - organizzato da Bonawentura con Alpe Adria Cinema - sarà in prevendita fino il 15 gennaio.
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