Il caso Winckelmann, si riapre il processo

Un convegno a Trieste fa il punto sull’ultima notte dello studioso e la sua eredità

L'1 giugno 1768 approda in incognito in città Johann Joachim Winckelmann, il grande teorico del Neoclassicismo e padre della moderna archeologia. Sotto il nome di signor Giovanni prende una stanza alla "Locanda Grande" nell'odierna piazza Unità, in attesa di imbarcarsi per Ancona, e da lì rientrare a Roma. Sette giorni dopo è vittima del brutale omicidio per mano di Francesco Arcangeli, il vicino di stanza con cui aveva stretto amicizia, evento che sigla l'inizio del noir settecentesco ambientato a Trieste, e tutt'oggi mai chiarito del tutto. Omicidio a scopo di rapina, come vuole la versione ufficiale in base agli atti del processo? Tragico epilogo di una liaison omosessuale sfociata nel sangue?

A conclusione del biennio di iniziative in Europa per i 250 anni dalla morte e i 300 anni dalla nascita di Winckelmamm, da Goethe definito il "novello Colombo" del Neoclassicismo, Trieste ospita due giorni di convegno internazionale sulla figura intellettuale e umana dell'insigne studioso di Stendal. Promoter delle giornate di approfondimento di domani e venerdì "Trieste 1768: Winckelmann privato. Conseguenze di una morte inaudita", il Dipartimento studi Umanistici dell'Università e Daad, Deutscher Akademischer Austauschdienst, in collaborazione con un nutrito panel di partner, tra cui Goethe Institut Italien, Società di Minerva Trieste, Winckelmann Gesellschaft di Stendal, Rai Fvg e Servizio musei e biblioteche del Comune.

Attraverso gli atti processuali sarà ripercorso il soggiorno triestino dello studioso tedesco, e l'influenza che il suo lavoro ha avuto sulla cultura e sull'arte in Europa e sulla stessa Trieste. Domani alle 9 nella Biblioteca statale "S. Crise" di Largo Papa Giovanni XXIII, apertura del corposo programma diviso in sezioni: "Processo al processo", questa la prima tranche moderata da Maria Carolina Foi, che vedrà, tra gli altri, gli interventi di Mathias Schmoeckel, Bruno Callegher, Laura Carlini e Rossella Fabiani, mentre nel pomeriggio tra i relatori di "Winckelmann privato", Michele Cometa, Elena Agazzi, Maria Fancelli e Markus Kafer. Alle 19 all'Hotel Vis à Vis proiezione (con ingresso libero) del documentario di Paola Bonifacio e Piero Pieri "In morte di un archeologo. Winckelmann: Trieste e il riscatto di una città".

Questo invece il programma di venerdì (dalle 9) alla Scuola per interpreti e traduttori di via Filzi: Marco Fernandelli modererà la sezione mattutina "Immaginazioni letterarie e culturali" con interventi di Daria Santini, Elvio Guagnini, Paolo Panizzo e Federica La Manna. Nel pomeriggio invece "Topografie winckelmanniane a Trieste", vedrà tra gli ospiti Francesca Bellotto, Camilla Capobianco, Krizia Luchetta, Marta Ricci e Lisa Facchini.

Patrizia Piccione

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