Il vulcanico Richard Feynman

Richard Feynman non era certo uno scienziato barricato dentro il suo mondo di studi. E non temeva di andare oltre le frontiere delle sue esplorazioni nel pianeta dei quanti, che gli valsero il Premio Nobel.
A trent’anni dalla sua morte, la figlia Michelle si è messa a setacciare opere edite e inedite, carte personali, registrazioni di conferenze. Ne è saltato fuori il libro “Le battute memorabili di Feynman”, tradotto da Franco Ligabue per Adelphi (pagg. 410, euro 26). Un’irresistibile antologia di intuizioni, riflessioni, battute, suggestioni, che spaziano tra scienza e arte, musica e politica. Ponendosi un unico, invalicabile limite: quello delle leggi note della fisica, che costituivano le linee guida del mondo di Feynman.
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