In libreria a giorni il suo ultimo lavoro

Il 27 febbraio esce “Pape Satàn Aleppe”, saggio d’attualità dagli echi danteschi

ROMA. Umberto Eco era riuscito a finire, consegnare e correggere il suo ultimo libro, “Pape Satàn Aleppe”, che uscirà il 27 febbraio, pubblicato da La nave di Teseo. Parte così la nuova avventura della casa editrice che Eco ha fondato con Elisabetta Sgarbi, direttore generale ed editoriale. Con lei si sono dimessi dall’amata Bompiani gli editori Mario Andreose, Eugenio Lio e Anna Maria Lorusso per seguire questa nuova strada di indipendenza e pluralità. Pronto per il visto si stampi, con la copertina dai colori indiani, dal rosso al fucsia, il libro, con alcune pagine dedicate a papa Francesco, era annunciato a maggio ma visto che è tutto pronto bisognerà aspettare soltanto una settimana per tenerlo fra le mani.

Il titolo dagli echi danteschi sembra rispecchiare la confusione del nostro tempo. È un’opera di saggistica d’attualità, 470 pagine, con sottotitolo “Cronache di una società liquida”, in cui Eco ci mostra la storia degli ultimi 15 anni, il costume, la politica, la società ma anche la vita quotidiana.

«Sarà di grande intrattenimento» racconta Andreose. Alcune parti «sono di pura comicità» come quella in cui Eco, ricorda Andreose, «analizza l’identità di papa Francesco: per lui non è un gesuita argentino ma paraguaiano perché i gesuiti nel 1.600 andarono in Paraguay come consulenti degli indios Guarani per sottrarli alla schiavitù dei colonizzatori. Aveva grande stima di questo Papa».

Nel libro alcune Bustine di Minerva, in particolare quelle che si riferiscono alla «società liquida» appunto e ai suoi sintomi: il crollo delle ideologie, delle memorie, l’enfasi dell’apparire. Un libro importante, in cui si riflette anche sull’invasione della tecnologia. In cui c’è tutto il nostro mondo dentro e a cui Eco ha lavorato fino alla fine, revisionando con cura le bozze e dedicandogli quella particolare attenzione che aveva per tutte le sue opere. La nave di Teseo pubblicherà anche i precedenti libri di saggistica di Eco. «E tra un anno, quando cederanno i diritti, avremmo anche, per sua volontà, i romanzi» spiega la Sgarbi consapevole della grande eredità lasciata da Eco con questa avventura che vede tra i fondatori anche Sandro Veronesi, Edoardo Nesi, Sergio, Claudio Perroni con il supporto di un gruppo di imprenditori, rappresentanti della società civile fra cui Guido Maria Brera e degli editori Jean Claude e Nicky Fasquelle.

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