Jean Michel Jarre in piazza Verdi per Trieste Estate

IlTRIESTE loro obiettivo è quello di «avvicinare la musica colta a quanti ne rifuggono» con progetti come “Watchers of the Skies”, “Vivaldis” e quello che presenteranno a Trieste per la prima volta: “Oxygene” di Jean Michel Jarre. Band di talentuosi percussionisti seguitissima in Croazia, i Sudar percussion saranno in concerto - a ingresso libero - oggi alle 21, in piazza Verdi, nell’ambito di Trieste Estate. Il gruppo nasce nel 2010 a Samobor, cittadina non lontana da Zagabria. Il loro primo album, “Eat Suite” (2014), registrato agli Abbey Road Studios di Londra (gli stessi dei Beatles, per intenderci), ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti agli Independent Music Awards negli Usa.
A caratterizzare il progetto, la qualità delle esecuzioni - i sei elementi provengono tutti dall’Accademia di Zagabria o da altre prestigiose scuole di musica - e la novità della proposta. Recuperano infatti brani cult della musica di genere e li ripropongono al pubblico con arrangiamenti specifici per percussioni. Attraverso i grandi del passato, propongono cioè i suoni del presente. «C’è un progetto di fondo sul quale nasce la nostra musica e al quale ci atteniamo ogni volta con grande rigore, lo evolviamo, ne affiniamo i contorni sempre rimanendo fedeli al suo messaggio». Per la band è la prima volta a Trieste. «Ci fa molto piacere - esordisce l’anima del gruppo, Goran Gorše - ed è anche la prima uscita del progetto ispirato alle composizioni del pioniere della musica elettronica: sarà uno spettacolo multimediale che associa musica e colori, suoni e immagini». A supportare l’evento, organizzato dal Comune, la Comunità croata di Trieste. «Ho conosciuto il suo presidente, Damir Murkovic, grazie a Vesna Ledic del Museo di Zagabria e tutto si è messo in moto. Tempo fa ci siamo esibiti a Milano, ma con un altro progetto: questa è quindi una novità assoluta, una vera e propria chicca». Il concerto promette tanta energia. «Desideriamo - conclude - far conoscere strumenti di nicchia che ci permettono di ottenere un suono particolare per uno spettacolo che viene accolto ovunque con grande entusiasmo. Già la vista degli strumenti, molto particolari - dal vibrafono alla grancassa alle percussioni elettroniche - fa spettacolo». —
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