La Filarmonica di Vienna a Sarajevo il 28 giugno

L’esibizione dei Wiener Philharmoniker a Sarajevo potrebbe venire raccontata un po’ come tutti i grandi appuntamenti. Ebbene, si dà il caso che è prevista per sabato 28 giugno. E, allora, si comprende che non sarà un semplice spettacolo di quella che se è solo tra le migliori orchestre al mondo certamente è, complice il concerto del primo gennaio, la più popolare. Il 28 giugno 1914 è il giorno dell’attentato di Sarajevo. In poche parole: l’erede al trono d’Austria-Ungheria, arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie Sofia, nella città della Bosnia vengono colpiti a morte dal giovane Gavrilo Princip; la data, molto spesso, è considerata l’inizio della Grande Guerra.
L’evento del 28 giugno 2014, precisamente alle 18.15, a Sarajevo, un secolo esatto dopo l’attentato, vuole così ammantarsi di significati simbolici, extramusicali, rievocativi, celebrativi. E con gli aggettivi si potrebbe continuare. Sul podio ci sarà Franz Welser-Möst, assai popolare in Austria (dov’è nato, precisamente a Linz, nel ’60, dal 2010 direttore musicale dell’Opera di Stato di Vienna) e un po’ meno da noi al punto che in molti lo avranno scoperto proprio grazie ai due concerti di Capodanno da lui diretti (nel 2011 e 2013). Il programma, basato su pagine di compositori austriaci, tedeschi e francesi, prevede il secondo movimento del “Kaiserquartett” op. 76 n. 3 in do maggiore di Franz Joseph Haydn (il cui tema divenne l’inno nazionale tedesco), la Sinfonia n. 8 in si minore D. 759 “Incompiuta” di Franz Schubert, i Tre pezzi per orchestra op. 6 di Alban Berg, il “Canto del destino” per coro e orchestra op.54 (su testo di Hölderlin) di Johannes Brahms e “La Valse” di Maurice Ravel.
Il concerto, che, stando alle volontà degli organizzatori, non vuole soltanto essere un’occasione per ricordare il passato ma anche per guardare a una nuova Europa, auspicabilmente di pace, sarà ospitato dalla “Vijecnica” di Sarajevo. E anche la scelta della“Vijecnica”, la biblioteca nazionale e universitaria di Sarajevo, ritornata alla città da una ventina di giorni, ventidue anni dopo il rogo causato dalle granate serbe e diciotto anni dopo l’avvio del complicato restauro, non fa altro che caratterizzare l’evento con contenuti non soltanto musicali.
Quello dei Wiener Philharmoniker a Sarajevo è un concerto esclusivamente ad invito ma appositi schermi saranno installati ad hoc proprio fuori dalla “Vijecnica”, e, inoltre, verrà trasmesso in Eurovisione alle emittenti televisive e radiofoniche di tutto il mondo come parte di una coproduzione che coinvolge televisioni pubbliche di Bosnia-Erzegovina, Germania e Francia.
Oltre che tra queste televisioni pubbliche, è il risultato di una collaborazione tra la stessa Filarmonica di Vienna con la città di Sarajevo.
E’ prevista anche la partecipazione del coro del Teatro Nazionale di Sarajevo in un appuntamento che si preannuncia già come evento.
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