La magia dei Carmina Burana incanta Trieste

TRIESTE. I Carmina Burana, si sa, è esecuzione dalle tinte forti: il ventaglio di robuste intonazioni, l’affiatamento tra i diversi strumenti, il tempismo che deve sostenere l’orchestra. Insomma si tratta di un concerto potente, di sicuro poco adatto ad abiti in merletto rosa con fazzoletti decorati a mano.
I Carmina ce li immaginiamo neri, tenebrosi, imponenti, almeno per quanto concerne l’incipit. Ecco perché la suggestione è stata doppia nel contrasto della bianca cornice di piazza Unità per l’anteprima del Lubiana Festival, risparmiata dal maltempo dopo un'intera giornata di occhi puntati al cielo pieno di nubi, rasserenatosi solo alla fine. L’iniziativa è una sorta di inaugurazione transfrontaliera iniziata in aprile con lo Stabat Mater di Rossini eseguito a Lubiana dall’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. E Carmina Burana rappresenta il miglior evento possibile nei programmi estivi comunali della città, con un direttore d’orchestra del calibro di Uroš Lajovic alla guida della Slovenian Philharmonic Orchestra. «Un ponte ideale di amicizia – ha osservato Claudio Orazi, sovrintendente del Verdi – destinato a proseguire».
Un quadro tanto più suggestivo, si diceva, nel candore della piazza, decisamente in conflitto con le evocazioni nere del componimento, se pur la cantata raccolga testi goliardici e leggeri. Il risultato, naturalmente, è stato un effetto lirico d’impatto. Anche se il concerto, nel programma del festival sloveno, ha un ticket che va dai 9 ai 39 euro, a Trieste era previsto gratuitamente. E così è stato. Di fronte al grande palco allestito davanti alla fontana, si è raccolta buona parte della città: una prima stima riferisce di circa novemila persone, come riferito dal sindaco Cosolini in questo tweet.
8/9.000 persone in Piazza Unità a #Trieste applaudono i Carmina Burana anteprima del Lubiana Festival @abollis @il_piccolo @ComunediTrieste
— Roberto Cosolini (@RobertoCosolini) 30 Giugno 2014
Perché oltre ai posti rigorosamente a invito, gli spettatori hanno potuto assistere allo spettacolo liberamente al di là delle transenne. Una piazza gremita, che ha goduto del magnetismo di Carl Orff. La suggestione era più che desiderata dal momento che sono bastate poche ore per esaurire i biglietti gratuiti distribuiti al teatro. E d’altra parte niente come Carmina Burana comunica quanto sia più elegante e sensato godersi la vita che dedicarla alla ricerca del potere: “Misera è la mente di colui che non vive”, recita la cantata, “né si lascia andare”.
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