Le vessazioni di Satie nella notte web-maratona di otto ore o più

Roberto Canziani
«Erik Satie ne ha previsti ottocentoquaranta, e ottocentoquaranta saranno. Nemmeno il virus potrà togliergli il sorriso dalle labbra». E la bombetta dalla testa - si deve aggiungere - vedendo ciò che quelli del Teatro Miela hanno pensato di organizzare per dar lustro, ancora una volta, la 29°, al compleanno di Erik Satie.
Dal 1992 anni il Miela ricorda a Trieste la nascita del compositore francese. Lo ha sempre fatto con le più eccentriche, divertenti e spettacolari trovate. Tutte in sintonia con lo spirito iconoclasta dell'autore delle "Gymnopédies".
Quest'anno ci si è messo di mezzo il Covid-19. Ma la pandemia non scalfito l'inventiva di chi come Eleonora Cedaro, curatrice per il secondo anno consecutivo della festa, si è riboccata le maniche o meglio le mani, trattandosi di pianisti. "Satie Pandemie" è il titolo scelto per l' "edizione covid" del compleanno postumo più pazzo del mondo.
«Se non ci diverte, non si fa Satie» sostiene Cesare Piccotti, primo ideatore della Satie Mania assieme a Rosella Pisciotta, scomparsa tre anni fa. Così, dal 1992, ogni 17 maggio, i satie-maniaci e il loro folto pubblico hanno officiato, al Teatro Miela, il bizzarro culto. Divertendosi un sacco.
Ma cosa fare adesso che sicurezza sanitaria e distanziamento sociale impongono uno stop a tutto lo spettacolo dal vivo? Le "Vexations" (scritte nel 1893 e 'scoperte' solo nel 1963, grazie a John Cage) si sono dimostrate la composizione più adatta allo spirito del compositore. E anche alle vessazioni del virus.
"Vexations" è una sequenza pianistica di circa sessanta secondi, che va ripetuta per 840 volte, da uno o più esecutori. In totale 840 minuti, cioè 14 ore, forse anche di più, magari 20, a seconda degli interpreti e della velocità. La composizione più lunga nella storia della musica. Una tortura, una vessazione. Oppure un piacere estremo. Il più adatto a Satie nel tempo della Pandemie.
L'esecuzione avverrà infatti in una maratona web-streaming che prenderà il via alle 00.01 del 17 maggio (nella notte tra sabato e domenica, quindi) e avrà come punto di incontro, riferimento e condivisione il sito www.buoncompleannosatie.it. La maratona potrà essere seguita anche collegandosi al sito del Piccolo, www.ilpiccolo.it
Aiutata da Sara Codutti, Anna D’Errico e Veniero Rizzardi, Eleonora Cedaro ha pubblicato su quel sito un manifesto, che chiama a raccolta tutti i satie-maniaci del globo e li invita a giocare con la bizzarra infografica, grazie alla quale prenotare la propria partecipazione pianistica.
«Ci sarebbe piaciuto davvero poter eseguire almeno l'ultima 'vexation' dal vivo, nella sala del Miela - confessa Cedaro - e condividere questo atto pubblico con i cittadini attraverso enormi casse acustiche situate fuori dal teatro. Ma abbiamo capito che anche in questo modo avremmo creato i presupposti per uno dei temuti assembramenti. Così il senso di responsabilità ha prevalso. Ma non ha demolito lo spirito dell'ironia e del divertimento. Anzi, come insegnava John Cage, è proprio in questi momenti che ciò che appare superfluo diventa indispensabile».
«Sono già più di cento - continua - gli esecutori che hanno aderito alla proposta, così indispensabile oggi, per la ripresa delle attività dal vivo. Professionisti entusiasti che via via si aggiungono da tutta Europa, da Malta alla Lapponia, passando per Belgio, Olanda, Inghilterra, Francia, Germania e Austria. Ma anche da Berkeley in California fino a New York, Argentina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda». Un pianeta intero che condivide l'importanza della musica dal vivo e del ritorno nei teatri.-
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