Leggende del reggae all’Overjam Festival

Alborosie, Israel Vibration, Queen Ifrica, Junior Kelly sono alcuni dei big tra la cinquantina di artisti in cartellone per l’ottava edizione dell’Overjam International Reggae Festival, a Tolmino dal 15 al 17 agosto.
La giornata di ferragosto sarà riscaldata dalle leggende del reggae (più di 40 anni di storia alle spalle) Israel Vibration, il soundsystem dei Dubbing Sun, i Wicked&Bonnie con la partecipazione di Berise, frontman dei Shanti Powa e ancora: Rebel Musig, Maci’s Mobile, Raggalution.
Venerdì 16 ci sono i padrini della dancehall Ward 21, rappresentanti del reggae giamaicano come Junior Kelly e Queen Ifrica, figlia dell’icona dello ska Derick Morgan, il cantante, autore e rapper Cali P, i pordenonesi Wicked Dub Division & Michela Grena. Spazio anche a: Little Vex, One Dread, R. Esistence in Dub, Illbillly Hitec, Raphael. Sabato 17 torna Alberto D’Ascola, in arte Alborosie, cantante, beat maker e musicista, il primo artista italiano a riscuotere successo nella scena reggae internazionale. Ex leader e fondatore (nel 1992) dei Reggae National Tickets, nel 2000 si trasferisce in Giamaica per confrontarsi con la cultura reggae e rastafari; ha collaborato con Jon Baker, produttore e discografico della Island Records, la storica etichetta che fece conoscere Bob Marley nel resto del pianeta. Si è aggiudicato il Best Reggae Act ai M.o.b.o. Awards (Music of Black Origin) davanti alle star Nas e Damian Marley, diventando il primo artista bianco a vincere un premio dedicato alla musica nera, il suo “Freedom & Fyan” ha vinto il premio speciale “Miglior album” nella classifica di Reggaeville. A Tolmino sarà accompagnato dalla band di Kingston, Shengen Clan, e celebrerà il suo venticinquesimo anno di carriera presentando il suo lavoro più recente «Unbreakable – Alborosie meets The Wailers United», realizzato in collaborazione con la band che fu di Bob Marley. Ma non finisce qui: il 17 ci sono anche i britannici Zion Train, uno dei dub set più apprezzati al mondo, che festeggiano trent’anni di carriera e Lion D – David Andrew Ferri, nato a Londra da madre italiana e padre nigeriano e vissuto poi a Pesaro, il reggae l’ha aiutato a mantenere vive le sue radici africane. Oltre al palco principale, il Maver stage, sul palco della spiaggia si daranno il cambio alcuni dj storici del Festival (il programma completo è sul sito dell’Overjam). La programmazione extramusicale prevede gli incontri della University, corsi e workshop, zona per i bambini, mercatino e gastronomia. —
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