Ritornano le Lezioni di Storia (e Scienze) a Trieste con otto appuntamenti

La doppia rassegna degli Editori Laterza con nuovi appuntamenti: dal genocidio armeno alla rivoluzione iraniana, da Galileo Galilei a Carlo Linneo

Giulia Basso
La presentazione a Trieste (Silvano)
La presentazione a Trieste (Silvano)

C’è un termometro infallibile per misurare cosa funziona davvero in una città, e sono le file. Quella davanti al Teatro Verdi per Alessandro Barbero ha dato la misura di un fenomeno.

«Una risposta così l’ho vista solo due volte: con Buffon, il portiere della Nazionale, e con Barbero», racconta l’assessore alla cultura Giorgio Rossi. La stagione delle Lezioni di Storia e Scienze che sta per aprirsi parte da questa certezza: c’è fame di sapere e di esperti che sanno come trasmetterlo.

Dal 9 novembre 2025 al 29 marzo 2026 il Teatro Verdi ospiterà le Lezioni di Storia e le Lezioni di Scienze. Otto appuntamenti gratuiti per esplorare le radici del presente in un percorso tra storia e scienza che va dal genocidio degli armeni alla rivoluzione di Teheran, da Galileo Galilei a Carlo Linneo.

Le radici del presente

Il ciclo di quest’anno, in programma sempre di domenica alle 11, nasce da un’intuizione precisa. «L’idea di un ciclo dedicato al Novecento è stata dell’assessore Rossi – spiega Lodovico Steindl di Laterza –. Ha detto: voglio un’iniziativa più centrata sul presente».

Da qui il titolo: “Le radici del presente”. Si parte il 9 novembre con Marcello Flores e il massacro degli armeni: il primo grande genocidio del Novecento per riflettere su un tema su cui si discute molto ultimamente.

Il 16 novembre Simona Colarizi racconterà la fine degli imperi coloniali: «Imperi ritenuti immortali possono crollare – commenta Steindl –. Anche oggi assistiamo a rivolgimenti che mettono in discussione potenze ritenute imbattibili».

Il 21 dicembre Mario Del Pero affronterà la conferenza di Yalta, che ha deciso il nuovo ordine mondiale, oggi di nuovo in bilico, prima ancora che finisse la guerra.

Il 18 gennaio 2026 Benedetta Tobagi si occuperà del Sessantotto: «È il racconto della generazione formatasi in quegli anni, che oggi detiene le leve del potere – dice Steindl –. Sarà interessante capire cosa resta dei rivolgimenti politici, della rivolta generazionale dei figli contro i padri».

Chiude il 25 gennaio Paola Rivetti sulla rivoluzione iraniana del 1979: «Era nata come rivoluzione di libertà, per mettere in discussione un potere dispotico come quello dello Shah. Poi le cose sono andate diversamente, e oggi il regime iraniano è considerato di oppressione assoluta».

I grandi maestri della scienza

Il ciclo scientifico prosegue il format dedicato ai Grandi maestri inaugurato l’anno scorso. Il 15 febbraio 2026 Paolo Ferri parlerà di Galileo Galilei e del metodo scientifico.

Il 22 marzo Silvia Bencivelli – medico e divulgatrice – affronterà Alexander Fleming e gli antibiotici: «Negli Stati Uniti l’antibiotico resistenza è uno dei problemi prioritari del prossimo decennio: potrebbe diventare la prima causa di morte», rammenta Steindl.

Chiuderà il 29 marzo Alessandra Viola con Carlo Linneo, l’uomo che riuscì «con pochissime parole a classificare tutto il mondo vivente».

Il format della lezione magistrale 

 Ma cosa rende questi appuntamenti così speciali? Il format della lezione magistrale – in cui è chiaro chi insegna e chi impara – si è rivelato vincente, insieme a una selezione molto rigorosa. «All’inizio tutti ci dicevano: fate le tavole rotonde, i dialoghi», ricorda Steindl.

«Ma abbiamo avuto la prova che alla gente piace la lezione, dà la sensazione di non sprecare il proprio tempo». All’undicesima edizione delle Lezioni si è creata persino una ritualità: la domenica mattina alle 11 si va in teatro, come a una “messa laica” che negli anni ha sedimentato un’idea di condivisione

Fabrizio Brancoli, vicedirettore di Nord Est Multimedia con delega al Piccolo, coglie il fenomeno: «È una sorta di resilienza del sapere. Un riflusso benefico rispetto a un mondo social di giudizi spesi in un attimo». Trieste è l’unica tra le dieci città italiane in cui Laterza organizza cicli di lezioni nei teatri a mantenere la gratuità degli appuntamenti.

Le lezioni sono organizzate da Laterza con il Comune di Trieste, il contributo della Fondazione CRTrieste (359 mila euro in nove edizioni) e Il Piccolo come media partner. Non serve la prenotazione, l’ingresso è libero fino a esaurimento posti. In alternativa c’è la diretta streaming sul canale YouTube del Comune e sul sito de Il Piccolo.

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