L’Hamlet del Globe nella valigia di TShakespeare

Il 16 aprile in scena al “Rossetti”, nell’unica data italiana, lo spettacolo per i 400 anni dalla morte del bardo inglese
Di Federica Gregori

TRIESTE. Attori vicini alla platea, luce naturale, pubblico in piedi anche sotto la pioggia spesso munito di tovaglie da pic-nic: è un'esperienza, più che un semplice spettacolo, assistere ad una rappresentazione del Globe Theatre di Londra. A restituire se non tutta almeno parte di quella magia ci penserà TShakespeare, l'accattivante cartellone che nella nostra città celebrerà i 400 anni della morte del Bardo. Le celebrazioni stanno iniziando un po' ovunque e Trieste non si fa cogliere impreparata offrendo, grazie a una collaborazione tra teatri, regionale e sloveno, British School, Cappella Underground e British Council, un caleidoscopio di spettacoli, incontri e proiezioni dal 17 marzo al 26 aprile dove spicca l'unica tappa italiana per uno dei capolavori per antonomasia nell'opera del drammaturgo e poeta inglese.

Se come piazze shakespeariane sono considerate più città come Verona o Venezia, a rovesciare le carte in tavola sabato 16 aprile arriverà al Politeama Rossetti l'attesissima produzione del Globe “Hamlet”. Rappresentato in solo una città per nazione delle 205 toccate dal tour, la scelta è caduta su Trieste. Una produzione “compact”, spiega Stefano Curti, che «sta in valigia, uno spettacolo piccolissimo adattabile a tutti gli spazi che sta passando dai grandi teatri alle rovine Maya passando per le Nazioni Unite a New York fino alla rappresentazione a porte chiuse, due giorni prima della data triestina, in Vaticano». Un tour che è anche «gesto politico», realizzato com'è da Calais ai campi profughi in Giordania.

Ma prima, sabato 2 aprile, uno Shylock sui generis sarà “Beneški Trgovec (Il mercante di Venezia)”, lettura tutto fuorchè convenzionale dello Sng Drama di Lubiana, il maggior teatro nazionale sloveno, presentata dallo Stabile Sloveno al Rossetti, con un entusiasmante Igor Samobor nelle vesti del rivalutato protagonista.

Lo stesso Globe ha poi voluto mettere a disposizione l'archivio video dei suoi spettacoli filmati per il cinema, per restituire al pubblico del grande schermo lo spirito del palco londinese. Al Cinema Ariston saranno quattro i film presentati, in lingua originale senza sottotitoli: il 4 aprile “Twelfth Night”, con il neo premio Oscar Mark Rylance in un'edizione elisabettiana con uomini che interpretano parti femminili, il 5 “The Tempest”, l'11 “Machbeth” e il 12 “A Midsummer's Night Dream” (ore 16), per continuare al Ridotto dello Stabile Sloveno con “Julius Caesar”, lunedì 18, e “The Comedy of Errors” mercoledì 20, entrambi sottotitolati in inglese, tutti a ingresso libero con inizio alle 20.30. Ancora Amleto (lo “Sherlock” Benedict Cumberbatch) protagonista il 19 e 20 aprile all'Ariston, ma di un particolare evento live in diretta dal National Theatre di Londra che, avvisa Daniele Terzoli, non verrà replicato, né ci sarà modo di vederlo in tv o in dvd, a sottolineare l'irripetibilità dell'appuntamento.

A dare il la a TShakespeare”, il 17 marzo alle 17.30 alla Sala Bartoli, sarà il carisma e l'inconfondibile verve del direttore della British School Peter Brown: quattro gli incontri, due in italiano (17 e 31 marzo) due in inglese (14 e 15 aprile) a raccontarci del Globe trafugato e ricostruito, di Richard Burbage, primo Amleto della storia e dell'incontro con il fantasma interpretato da Shakespeare stesso. Ma soprattutto dell'accessibilità del messaggio, perchè «è un testo che parla di noi, del domani e del futuro, e su quel palco vedrete voi stessi».

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