L’ultimo Eco approda oggi in libreria

ROMA. Essere consapevoli «che si vive in una società liquida che richiede, per essere capita e forse superata, nuovi strumenti». È l'unico modo che abbiamo per sopravvivere, nell'interregno in cui ci troviamo, alla liquefazione. Umberto Eco ci lascia questo grande messaggio nel suo ultimo libro dal titolo dantesco (Inferno, VII, 1) 'Pape, Satan, Aleppe’ (pp 480, euro), che esce oggi, a una settimana dalla sua morte, avvenuta il 19 febbraio. S'inaugura così “La nave di Teseo”, la nuova avventura editoriale che ha fondato con Elisabetta Sgarbi, direttore generale ed editoriale. “Cronache di una società liquida” non a caso è il sottotitolo di queste 470 pagine - proposte nella collana I fari, con una copertina dai colori indiani, dal rosso al fucsia - in cui Eco ha raccolto, come spiega nella prefazione, le Bustine di Minerva degli ultimi 15 anni. «Dal 2000 al 2015, calcolando ventisei Bustine all'anno, di Bustine ne avevo scritte più di quattrocento e ho ritenuto che alcune fossero ancora ricuperabili. Mi pare che tutte (o quasi tutte) quelle che raccolgo in questo libro possano essere intese come riflessioni sui fenomeni della nostra 'società liquida’, di cui parlo in una delle Bustine più recenti, che pongo a inizio della serie», dice l'autore de 'Il nome della rosa’.
Fino all'ultimo lo scrittore ha lavorato a 'Pape Satan Aleppe’ che aveva rivisto, corretto e consegnato e per il quale aveva scelto un titolo in cui c'è tutta la confusione e la “sconnessione” che viviamo. L'uscita era prevista a maggio, e farlo arrivare in libreria a così pochi giorni dalla morte di Eco è stata una vera corsa contro il tempo dei suoi amici, fra i quali l’editor di una vita Mario Andreose. Questa raccolta diventa così un viaggio che ci mostra chi siamo e in che realtà ci muoviamo, dove protagonista è anche l'invasione della tecnologia.
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