L’ultimo podio di Abbado nel nome di Bruckner

Il destino ha voluto che il commiato dal podio si compiesse per Claudio Abbado nel nome di Anton Bruckner. L'ultimo concerto del Maestro ha avuto luogo a Lucerna, il 26 agosto del 2013. In programma...

Il destino ha voluto che il commiato dal podio si compiesse per Claudio Abbado nel nome di Anton Bruckner. L'ultimo concerto del Maestro ha avuto luogo a Lucerna, il 26 agosto del 2013. In programma due partiture che condividono la sorte di essere rimaste incompiute: quella in si minore di Franz Schubert e la Nona, in re minore, di Bruckner. La registrazione del vivo di quest'ultima, fresca di pubblicazione per l'etichetta Deutsche Grammophon, si presenta ai nostri orecchi con il fascino fatale e irripetibile di un doppio testamento. Quello del compositore - che portò a termine nel novembre del 1896 l'Adagio della partitura, il cui Finale sarebbe rimasto allo stato di abbozzo - e quello del direttore, che aveva selezionato personalmente gli elementi della Lucerne Festival Orchestra per questa esecuzione. Il risultato è quello di un affresco sonoro di commovente intensità, in cui la maestosità architettonica dell'insieme si coniuga con una trasparenza di suono di natura cameristica. Uno sguardo, quello di Abbado, limpidamente proiettato nel futuro (fino all'ultimo il Maestro ha continuato ad aggiornare programmi e fare progetti) e capace di avvolgere l'idea musicale in una superiore visione d'insieme. Un'attitudine che si manifestava in un gesto di metafisica essenzialità, come testimonia Gustavo Gimeno, suo ultimo assistente: "dirigeva con movimenti ampi, lenti, con una linea musicale lunga, cercando di creare una forma all'interno della quale sviluppare il discorso musicale. Lento, ma scorrevole…". È così che, nell'ampio abbraccio dell'Adagio, terzo e ultimo movimento dell'incompiuta Nona di Bruckner, si sostanziano all'ascolto tanto il commiato bruckeriano, ad un tempo rassegnato e consolatorio, quanto l'estrema lezione della suprema civiltà musicale incarnata da Claudio Abbado.

Stefano Bianchi

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